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Cronache
Caso Consip, Scafarto prosciolto. I legali: "Soddisfatti, non c'è stato dolo"

Consip, Scafarto prosciolto: giorno bellissimo, io estraneo

"Sono contentissimo, perché c'è finalmente la parola fine su questa vicenda. Oggi è un giorno bellissimo, si dal principio mi sono dichiarato estraneo a questa vicenda. Non guardo dietro, ma solo avanti". Lo ha detto ai giornalisti il maggiore dei carabinieri, attuale assessore alla Legalità a Castellammare di Stabia, Gianpaolo Scafarto, prosciolto da tutte le accuse dal gup di Roma, Clementina Forleo nell'ambito della vicenda Consip.

Consip, la procura impugnerà proscioglimenti Scafarto e Sessa

La procura di Roma impugnerà in Corte d'Appello la sentenza con cui il gup, Clementina Forleo, ha prosciolto dalle accuse il maggiore dei carabinieri, ex Noe, Giampaolo Scafarto e il colonnello dell'Arma, Alessandro Sessa. Questo è quanto si apprende da fonti inquirenti.

Consip, gup: errore involontario Scafarto su frase Renzi

L'aver attribuito all'imprenditore Alfredo Romeo, in un rapporto del Noe consegnato alla procura di Roma il 9 gennaio 2017, la frase '...Renzi l'ultima volta che l'ho incontrato' (in realtà pronunciata dal parlamentare Italo Bocchino), fu "un errore sicuramente involontario, presumibilmente dovuto a una omessa correzione dell'informativa al momento della sua ultima stesura a meno di non voler attribuire all'imputato comportamenti del tutto illogici e anzi 'schizofrenici'". Con questa motivazione, il gup Clementina Forleo ha scagionato l'ex maggiore del Noe Gianpaolo Scafarto dalla principale accusa di falso nell'ambito del procedimento Consip.

Per i magistrati della procura di Roma, Scafarto avrebbe appositamente redatto un'informativa "alterata" perchè il suo obiettivo era "arrestare" il padre dell'ex premier Renzi. Quella frase - aveva scritto in quella informativa l'allora capitano del Noe - "assume straordinario valore e consente di inchiodare alle sue responsabilità Tiziano Renzi in quanto dimostra effettivamente il Romeo e il Renzi si siano incontrati (circostanza, questa, che verrà riferita a verbale da Alfredo Mazzei, sentito il 2 gennaio 2017,), atteso che Romeo ha sempre cercato di conoscere Matteo Renzi senza però riuscivi".

La frase incriminata, invece, era da attribuire all'ex deputato di An Italo Bocchino, "come correttamente riportato sia nel sunto e sia nella trascrizione dal vicebrigadiere Remo Reale". Per il gup Forleo, "se Scafarto avesse comunque voluto 'inchiodare' Renzi avrebbe sicuramente avuto gioco facile nella correzione dell'errore che era stato da altri compiuto e non avrebbe ripetutamente sollecitato tutti i suoi collaboratori a risentire le conversazioni, a chiedere di eventuali incontri tra Tiziano Renzi e Romeo e soprattutto a invitare tutti i predetti a una rilettura dell'informativa, evidentemente finalizzata a scongiurare errori".

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