Cronache
Caso Scagni, lettera delirante del fratello. Gli avvocati rimettono l'incarico
Verso il processo all'uomo che ha ucciso la sorella a Genova
Di conseguenza è stato nominato un avvocato d’ufficio che rappresenterà Alberto Scagni nel processo del 9 giugno. A proposito la madre ha dichiarato: “Oggi Alberto è esattamente come il primo maggio scorso. Nessuno lo cura perché non deve essere malato. Non ha più nemmeno un avvocato ed allora, la stessa Procura che ci sta condannando a tutto questo surreale processo, glielo ha nominato uno. Evviva! L’ipocrisia del diritto è salva".
Omicidio Scagni, le divergenze tra accusa e difesa: il caso
Ricapitolando, ci sono vari punti di frizione tra quanto sostiene la famiglia dell'imputato Alberto Scagni e l'accusa, rappresentata dalle autorità giudiziarie. Intanto, come ribadito, per il perito del giudice per le indagini preliminari e per la Procura, l'uomo è semi infermo di mente ma capace di stare in giudizio. Per il consulente dei familiari, assistiti dall'avvocato Fabio Anselmo, sarebbe totalmente incapace. Il pubblico ministero Paola Crispo ha contestato l'omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dalla premeditazione: circostanze che impediscono di accedere ai riti alternativi e che potrebbero portare all'ergastolo.
Il pubblico ministero dopo l'omicidio aveva aperto un secondo fascicolo sulle presunte omissioni e sottovalutazioni degli allarmi lanciati dai familiari: sono stati indagati due agenti e una dottoressa. Nelle scorse settimane la procura ha chiesto una proroga di indagini per sentire i vicini di casa della nonna dei due fratelli e gli agenti che intervennero il giorno prima dell'omicidio perché Alberto aveva incendiato la porta dell'anziana. Oltre alle omissioni ai tre è contestata anche la morte come conseguenza di altro reato: se fossero intervenuti, secondo i genitori dei due, avrebbero potuto salvare Alice.