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Chi era il super poliziotto Carmine Gallo, risolse l'omicidio Gucci e... Il ritratto

di Redazione News

Chi era il super poliziotto Carmine Gallo

Morto per un malore all'interno della sua abitazione, Carmine Gallo è stato protagonista di molte operazioni anti-ndrangheta. Nel dettaglio, Gallo entra in polizia nel 1978. Dopo un primo incarico all’Antiterrorismo della Digos di Milano, si specializza nella lotta alla ’ndrangheta, prima nel Gruppo operativo antisequestri di Locri e poi, tornato a Milano, lavorando alla Polizia criminale Lombardia e successivamente alla Dia.

È il periodo dei rapimenti: Gallo, napoletano d’origine, vive in prima persona sequestri celebri come quello di Cesare Casella—rapito a Pavia il 18 gennaio 1988 e liberato solo il 30 gennaio 1990 dopo due anni in Aspromonte—e quello dell’imprenditrice Alessandra Sgarella, scomparsa l’11 dicembre 1997 in viale Caprilli, tenuta prima a Buccinasco e poi in Calabria, e rilasciata il 4 settembre 1998 dopo 266 giorni di prigionia.

Nel frattempo, il curriculum del superpoliziotto registra il suo passaggio alla Squadra mobile di Milano come vice dirigente della sezione Criminalità organizzata: collabora con i pm di spicco della Procura e partecipa attivamente alle indagini che rivelano la penetrazione della ’ndrangheta al Nord. In questo contesto, ascolta anche le confessioni di Saverio Morabito, collaboratore di giustizia.

E il 30 gennaio 1997, da ispettore capo, si presenta all’appartamento di Patrizia Reggiani per notificarle l’ordinanza che la accusa di essere la mandante dell’omicidio del marito, Maurizio Gucci. La stessa Reggiani, a detta di Gallo, vuole uscire con una pelliccia, ma lui le offre il proprio cappotto per coprirsi.