Cronache
Chi è Stefano Tacconi: paura per l'ex portiere della Juve che non migliora
Le condizioni del 64enne sono "gravi, ma stazionarie", dopo il ricovero in seguito al malore che lo ha colto improvvisamente
Ancora paura per Stefano Tacconi, ricoverato ad Alessandria
Condizioni gravi, ma stazionarie. Non migliora Stefano Tacconi, ex portiere della Juventus, ricoverato da sabato in seguito a un malore. L'ex calciatore, che oggi ha 64 anni, si trovava nell'astigiano dove aveva partecipato a una cena benefica a favore del comitato locale della Croce Rossa Italiana. Dopo i primi sintromi, è stato portato al pronto soccorso del Cardinal Massaià, ad Asti, e poi nel più attrezzato reparto di neurochirurgia dell'ospedale di Alessandra. “Riprenditi Papi, sei un leone, vincerai anche questa battaglia”, ha scritto su Instagram il figlio Andrea, che avrebbe trascorso con lui in discoteca la nottata precedente al malore.
Chi è Stefano Tacconi, ex Juventus e nazionale azzurra
Nato a Perugia il 13 maggio 1957, Stefano Tacconi è stato uno dei più forti portieri nel calcio degli anni Ottanta. Per sua sfortuna, ha convissuto con Walter Zenga, numero 1 dell'Inter che era considerato tra i migliori del mondo e del quale è stato a lungo riserva nella nazionale azzurra. Tacconi era il secondo portiere anche ai mondiali di Italia '90, quando la nazionale di Azeglio Vicini venne sconfitta in semifinale dall'Argentina di Diego Maradona, proprio dopo una “papera” di Zenga, che fino ad allora non aveva subito nemmeno un gol. Dalla sua, Tacconi può vantare un palmarès a livello di club migliore non solo di quello di Zenga, ma di chiunque altro: è l'unico portiere della storia del calcio ad aver vinto tutte le coppe disponibili, ovvero Coppa Intercontinentale (1985), Coppa dei Campioni (1985), Coppa delle Coppe (1984), Coppa Uefa (1990), Coppa Italia (1990), più due Scudetti (1984 e 1986).
Da Avellino a Torino, per diventare erede di Dino Zoff
Stefano Tacconi è arrivato alla Juventus nel 1983, per sostituire il mitico Dino Zoff, che aveva lasciato il calcio. Nello stesso momento, i bianconeri hanno acquistato dalla stessa squadra, l'Avellino, anche Beniamino Vignola, scelto per rimpiazzare un'altra leggenda come Roberto Bettega, trasferitosi in Canada per l'ultima parte della sua carriera. I due ex irpini hanno debuttato con una storica doppietta, portando la Juve a vincere campionato e Coppa delle Coppe nella stagione 1983/84. Cresciuto nelle giovanili dello Spoleto e poi dell'Inter, Tacconi aveva difeso anche la porta di Livorno e Sambenedettese, dove ebbe come preparatore il celeberrimo Piero Persico, scopritore anche di Walter Zenga, nonché di Franco Tancredi e diversi altri grandi portieri. Dopo tre anni ad Avellino, ha giocato nella Juve dal 1983 al 1992, diventandone il capitano. In nazionale, ha totalizzato solo sette presenze. Ha però giocato da titolare alle Olimpiadi Seul 1988, dove gli azzurri subirono una storica sconfitta contro lo Zambia (0-4). Il suo ciclo in bianconero gli ha permesso di conquistare il 140º posto nella classifica dei migliori portieri del secolo, redatta dell'istituto di storia e statistica del calcio (IFFHS).
Il diploma da cuoco, la politica, la moglie Laura Speranza e la tv
Dopo le ultime due stagioni nel Genoa, Tacconi ha preso il diploma da cuoco ed è diventato imprenditore nel campo della ristorazione, oltre a lavorare in televisione e a tentare l'avventura politica candidandosi alle elezioni europee del 1999 con Alleanza Nazionale, ma senza venire eletto. Non venne eletto nemmeno nel 2006, quando si candidò consigliere comunale a Milano, sempre con Alleanza Nazionale. Nel 2008 è brevemente tornato al calcio, seppure dilettantistico. Ultracinquantenne ha giocato nell'Arquata del Tronto, nel campionato di Prima Categoria delle Marche: per la prima volta nella sua storia, la squadra è salita in Promozione. Stefano Tacconi è sposato in seconde nozze con l'ex modella Laura Speranza, dalla quale ha avuto quattro figli: Andrea, Virginia, Alberto e Vittoria.