Cronache

Circolare Viminale, controlli nelle aziende e ok ad allenamenti per squadre

Circolare a prefetti, rispettare la distanza e il divieto assembramento

Circolare Viminale, ok allenamenti individuali per squadre

"E' consentita, anche agli atleti e non, di discipline non individuali, come a ogni cittadino, l'attivita' sportiva individuale, in aree pubbliche o private, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri e rispettando il divieto di ogni forma di assembramento". Cosi' una circolare inviata oggi dal Viminale ai prefetti sulle prescrizioni in vigore da domani e fino al 17 maggio. Si apre cosi' alla ripresa degli allenamenti per le squadre.

Circolare Viminale, chi rientra a domicilio resta in regione

Il Dpcm sulla fase 2 consente il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza ma una volta rientrati, "non saranno piu' consentiti spostamenti al di fuori dei confini della regione in cui ci si trova", a meno che non ci siano "comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute".

Fase 2: Viminale,congiunti sono anche relazioni duraturo affetto

Ci sono anche le relazioni connotate da "duratura e significativa comunanza di vita e di affetti" tra quelle inserite nella nuova circolare del Viminale indirizzata ai prefetti, oltre che ad altre autorita', relativamente alla fase 2 e rientranti tra quelle che consentono gli spostamenti per incontrare congiunti, purche' venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro. Nella definizione di congiunti anche i coniugi, i rapporti di parentela, affinita' e di unione civile. Resta confermato il divieto di spostamenti, con mezzi di trasporto privato o pubblico, da una regione all'altra, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. In ogni caso e' consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, ma una volta rientrati - a meno di nuove comprovate esigenze - non si potra' uscire nuovamente dalla regione in cui ci si trova.  

Circolare Viminale, controlli in aziende che riprendono attivita'

Le aziende non dovranno piu' inviare ai prefetti richieste di autorizzazione o la comunicazione preventiva per la ripresa delle attivita' produttive industriali e commerciali. Il sistema sulla verifica della sussistenza delle condizioni per la ripresa viene sostituito con un "regime di controlli sull'osservanza delle prescrizioni" contenuti nei protocolli in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Cosi' sempre nella circolare inviata oggi dal Viminale ai prefetti sulle prescrizioni in vigore da domani e fino al 17 maggio. "A fronte dell'esigenza di sostenere il riavvio del tessuto produttivo economico nazionale - indica la circolare - si pone l'imprescindibile necessita' di garantire la sicurezza dei lavoratori e di assicurare idonei livelli di protezione negli ambienti di lavoro". Per questi obiettivi sara' determinante attivare "un adeguato sistema di controlli, teso a verificare la puntuale osservanza delle prescrizioni poste a presidio delle tutele e ad applicare le eventuali, relative sanzioni". 


Circolare Viminale, per le imprese eliminato l'obbligo di comunicazione ai prefetti

"La prosecuzione di tutte le attività consentite" è subordinata "al rispetto dei contenuti del protocollo di sicurezza negli ambienti di lavoro, sottoscritto il 24 aprile 2020 fra il Governo e le parti sociali, nonché, per i rispettivi ambiti di competenza, del protocollo di sicurezza nei cantieri, anch'esso sottoscritto il 24 aprile 2020, e del protocollo di sicurezza nel settore del trasporto e della logistica del 20 marzo 2020, eliminando ogni altra forma di comunicazione o autorizzazione preventiva". E' quanto prevede ancora la circolare del viminale inviata ai prefetti sulle nuove misure per la fase 2 in vigore da domani e fino al 17 maggio. "Il sistema della verifica della sussistenza delle condizioni richieste per la prosecuzione delle attività aziendali, basato sulle comunicazioni degli interessati ai Prefetti, previsto nella previgente normativa, viene, infatti, sostituito con un regime di controlli sull'osservanza delle prescrizioni contenute nei protocolli richiamati in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro", si legge nel testo della circolare.