Cronache

Cna, bene "Sì Lombardia". Si alzi l'aliquota del 3% sui giganti del digitale.

Eduardo Cagnazzi

Al pacchetto della Regione 56mila imprese beneficiarie, in 50mila sono di piccolissime dimensioni. Per l'organismo degli artigiani è una misura tangibile

Negli uffici di Cna Lombardia ne sono convinti. Tra mille difficoltà, la Regione ha saputo trovare il coraggio di un passaggio forte a favore delle imprese con il pacchetto messo a punto nei giorni scorsi e denominato Sì Lombardia. “Ci risultano 56 mila imprese beneficiarie, di cui quasi 50 mila micro imprese. Si tratta di una misura tangibile. Ora lavoriamo per mettere ancora più a terra il provvedimento perché ci sono alcune tipologie di impresa da includere nella platea dei beneficiari, come sarti da cerimonie, oreficerie, toelettatori, tatuatori, acconciatori con laboratori di estetica, così come il segmento dei produttori di trofei e targhe per eventi sportivi e cerimonie. Ma sia chiaro il nostro messaggio positivo: il senso politico del provvedimento è netto -dice il presidente di Cna Lombardia, Daniele Parolo (nella foto)- e va nella giusta direzione”.

Cna Lombardia ha interloquito con gli uffici di Regione durante tutta l'emergenza Covid e continuerà a farlo: “Il nostro lavoro è portare a casa risultati concreti per le imprese dialogando con chi costruisce le politiche, sia con gli eletti in Lombardia che operano nelle istituzioni nazionali sia con gli eletti del territorio in Regione. A Milano con la giunta Fontana le relazioni sono intense e questa intensità, intessuta da frequenti scambi di punti di vista, è il sale di una relazione molto positiva”.

Questo il commento di Parolo. “Nel provvedimento Sì Lombardia cogliamo molte cose su cui i nostri uffici hanno esercitato una pressione per mesi e siamo lieti che presidenza e assessorati di riferimento, a partire da quello allo sviluppo economico, siano usciti con un provvedimento molto strutturato e, senza troppi fronzoli, a supporto delle micro imprese. 54 milioni di euro sono risorse importanti e la modalità a fondo perduto un segnale molto positivo in una fase di crisi di liquidità come questo. Ora insieme monitoriamo l'andamento delle misure e lavoriamo su possibili nuove finestre”.

Stamattina Cna Lombardia ha inviato una lettera a tutti i parlamentari lombardi. Tra i molti temi trattati, uno in particolare viene sottolineato dal segretario regionale Cna, Stefano Binda: “I profitti nel mercato italiano dei giganti del digitale sono cresciuti enormemente in tempi di Covid 19. Autorevoli fonti statistiche documentano situazioni surreali, ad esempio fatturati di 2.4 miliardi di euro nel 2019 in Italia da parte delle prime 15 imprese globali del digitale, che nello stesso anno hanno versato 70 milioni di euro di tasse. È tempo di una web tax seria e selettiva, perché quella attuale non è definibile tale. Mancano i soldi per un'azione di rilancio strutturata? Il governo e il parlamento lavorino per reperire le risorse dove ci sono e in questa pandemia sono aumentati. Si alzi subito l'aliquota del 3 per cento sui giganti del digitale. Nessuna categoria sociale del Paese, impresa o dipendente o partita Iva, purtroppo gode di un trattamento così favorevole: una nostra impresa artigiana subisce un Total tax rate del 59.7 per cento”.