Cronache
Coisp, polemica Polizia-magistratura: "I giudici vanificano il nostro lavoro"
Dal sindacato Coisp attacco frontale alla magistratura: "Giudici superficiali vanificano il lavoro delle forze dell'ordine"
ESPLODE LA POLEMICA TRA POLIZIA E MAGISTRATURA
“I tempi elefantiaci della macchina giudiziaria italiana, sia civile che penale, uniti ad una certa tendenza alla sottovalutazione di episodi criminali da parte di alcuni giudici, rischia di vanificare gli sforzi compiuti dalle Forze dell’Ordine per garantire sicurezza e legalità”. E’ quanto afferma Franco Maccari, Segretario Generale del COISP - il Sindacato Indipendente di Polizia, commentando notizie di stampa relative a vicende diverse ma unite dal filo conduttore dell’inefficienza del sistema giudiziario.
“Vicende che dimostrano come l’Italia sia tenuta in ostaggio da un sistema che, per ragioni normative o per responsabilità di singoli giudici, sembra incapace di dare risposte al bisogno di giustizia dei cittadini. Come nel caso di Macerata: quattordici anni di udienze per una truffa ai danni di quattro persone ai quali sono stati fatti sparire i risparmi di una vita, con un processo penale finito nel nulla per prescrizione ed una causa civile altrettanto tormentata, mentre tre delle quattro vittime sono nel frattempo passate a miglior vita. O come il caso del cittadino indiano che ha tentato di stuprare a Firenze una ragazza di 23 anni, rimesso subito in libertà dal giudice che, nonostante abbia evidenziato ’l’estrema brutalità dell’atto compiuto’, non ha ravvisato gli estremi per contestare il reato di violenza sessuale. L’uomo, che aveva confessato ai finanziari che lo hanno fermato che aveva intenzione di consumare uno stupro, ha avuto un semplice obbligo di dimora ed è stato fermato dalla Polizia di frontiera a Fiumicino mentre tentava di tornare in India. Vicende - conclude Maccari - che si ripetono quotidianamente, e non fanno che rafforzare l’idea nei cittadini di una impotenza della Giustizia, incapace di tutelare le persone perbene e garantire i diritti, nonostante il lavoro faticoso e rischioso delle Forze dell’Ordine, che rischia di venire reso inutile, se non addirittura ridicolizzato, da una macchina giudiziaria che a volte sembra volere tutelare se stessa più che i cittadini”.