Cronache
Confindustria Firenze, il telefonino del direttore colpisce la segretaria
La segretaria del direttore Leonardo Bandinelli aveva chiesto lo smart working. Medicata per lesioni al volto in una clinica privata, non al Pronto Soccorso
Smart working: non sempre i datori di lavoro la prendono bene. Il caso del direttore di Confindustria Firenze che fa «finire» in faccia alla segretaria il suo telefonino. Lui si difende: “È stata una circostanza del tutto accidentale e sfortunata”
Che la pandemia da Covid-19 abbia fatto saltare i nervi a molte persone è sempre più sotto l’occhio di tutti. Stress, incomprensioni, rapporti interpersonali che già prima del coronavirus erano incrinati, si sono ancora di più manifestati negli ambienti di lavoro. Ne è un esempio l’ultimo episodio avvenuto a Firenze nei mesi scorsi, esattamente il 26 novembre, ma reso noto da un articolo del Corriere Fiorentino circa una «presunta aggressione» del direttore di Confindustria Firenze nei confronti di una sua segretaria, ferita da un telefonino lanciato dal direttore stesso che ha colpito l’impiegata sul volto provoncandole delle lesioni e fuoriuscita di sangue.
Al momento non ci sono indagati, ma solo una denuncia depositata dall’impiegata di Confindustria Firenze in Procura a Firenze, che deciderà se avviare le indagini per lesioni. «È stato uno scatto d’ira, l’ho colpita involontariamente». Sono queste le parole rilasciate dal direttore di Confindustria Firenze Leonardo Bandinelli al Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, riguardo l’«increscioso» episodio del «lancio» dello smartphone avvenuto il 26 novembre scorso nella sede di Confindustria Firenze in via Valfonda, a pochi metri dalla Stazione di Santa Maria Novella, e reso noto dopo l’articolo apparso sul Corriere Fiorentino.
L’impiegata, con oltre trenta anni di lavoro in Confindustria Firenze, sarebbe in malattia da due mesi a causa di lesioni al volto e agli occhi provocate da un telefonino che, come scritto nella denuncia, Leonardo Bandinelli le avrebbe lanciato in volto. Ma prima di colpire lei, sempre secondo le ricostruzioni, il telefono avrebbe sfiorato un’altra segretaria, che è riuscita a schivarlo, mentre la seconda volta avrebbe colpito la malcapitata. Da qui la presentazione della denuncia penale contro il direttore. Il motivo del gesto sarebbe da attribuire a una presunta discussione nata a seguito della richiesta della segretaria di poter lavorare in smart working. L’episodio sarebbe accaduto il 26 novembre quando, come scrive nella denuncia la segretaria, «il direttore è uscito dalla sua stanza visibilmente arrabbiato con in mano il telefonino e me lo ha lanciato in pieno viso colpendomi al sopracciglio, con violenza estrema».
La donna avrebbe iniziato a perdere sangue tanto che il direttore l’avrebbe accompagnata in una clinica privata cittadina, il Fast Aid di Villa Donatello, dove è stata medicata e refertata. Sempre secondo le ricostruzioni la donna avrebbe saputo nei giorni successivi che Bandinelli avrebbe raccontato al presidente di Confindutria che lei aveva sbattuto da sola in ufficio. “È stata una circostanza del tutto accidentale e sfortunata – ha precisato al Corriere Fiorentino Leonardo Bandinelli - in realtà ho lanciato il telefono in uno scatto d’ira e sfortunatamente ho preso la collega. Non avevo alcun motivo di prendermela con la signora”. Non ci sono indagati al momento, sarà la magistratura fiorentina a dover decidere sul caso.