Consip, l'ex ad Marroni a confronto con Lotti: “Lui mi informò delle cimici"
Consip, Luigi Marroni nelle due ore di confronto con l'ex ministro dello Sport, Luca Lotti, non ritratta le accuse
L'ex amministratore delegato di Consip Luigi Marroni resta il grande accusatore: anche oggi, messo a confronto con il ministro dello Sport, Luca Lotti, indagato per rivelazione del segreto istruttorio e favoreggiamento, l'ex dirigente della Centrale acquisti della pubblica amministrazione, testimone chiave di questa indagine sulla fuga di notizie, non ha modificato, a quanto si apprende, la sua posizione ribadendo in sostanza quanto raccontato prima ai carabinieri del Noe e ai pm di Napoli nel dicembre del 2016 e poi ai magistrati della Procura di Roma in altre due successive occasioni. E cioe' che fece togliere le 'cimici' dagli uffici della Consip "per aver appreso in quattro differenti occasioni da Filippo Vannoni, dal generale Emanuele Saltalamacchia, dal presidente di Consip Luigi Ferrara e da Luca Lotti di essere intercettato".
Marroni, che ieri nel 'faccia a faccia' con Saltalamacchia ha confermato questa versione, parlando nello specifico del ministro dello Sport ha sempre detto di essere stato informato nel luglio 2016 durante un incontro che "si trattava di un'indagine nata sul mio predecessore Domenico Casalino e che riguardava anche l'imprenditore campano Romeo. Delle intercettazioni ambientali nel mio ufficio l'ho saputo non ricordo se da Lotti o da un suo stretto collaboratore". Versione che Lotti ha sempre negato in ben due interrogatori pretentendo di essere messo a confronto con chi lo accusa.