Cronache
Consip, Tiziano Renzi: è un incubo, mi interroghino
Consip, "Tiziano Renzi si faceva promettere 30mila euro al mese". Il pizzino
"Mi sembra di vivere un incubo. Non ho mai chiesto soldi. Non li ho mai presi. Mai. E credo che i magistrati abbiano tutti gli strumenti per verificarlo. Non vedo l'ora che venga fuori la verità: voglio essere interrogato, voglio che verifichino tutto di me, non ho nulla da nascondere. Nulla". Lo scrive Tiziano Renzi, in una nota diffusa dopo gli articoli pubblicati oggi su alcuni giornali a proposito dell'inchiesta Consip e dei suoi legami con Carlo Russo. Afferma il padre di Matteo Renzi: "Non ho mai fatto cene segrete in bettole in vita mia, come scrive qualcuno. Conosco effettivamente Carlo Russo, del cui figlio sono padrino di battesimo, ma leggo cose sui giornali di cui non so assolutamente nulla". E ribadisce quanto già affermato in una nota di ieri: "Sono stato indagato due anni fa per la prima volta in vita mia e mi hanno assolto ma la notizia è stata riportata in qualche trafiletto. Spero solo che il giorno in cui tutto questo finirà ci sarà lo stesso spazio sui giornali che c'è oggi. Vivo perché i miei nipoti sappiano che io sono quello che hanno sempre conosciuto e non ciò che i giornali scrivono oggi".
Consip: Russo e Tiziano Renzi si facevano promettere soldi
Carlo Russo e Tiziano Renzi, "sfruttando le relazioni esistenti tra Tiziano Renzi e Luigi Marroni", ad di Consip spa, "si facevano promettere indebitamente da Alfredo Romeo" che "agiva previo concerto con Italo Bocchino, suo consulente, utilita' a contenuto economico, consistenti nell'erogazione di somme di denaro mensili, come compenso per la mediazione verso Marroni", in relazione allo svolgimento di alcune gare.
E' quanto emerge dal decreto di perquisizione emesso a carico di Russo. Il Fatto Quotidiano, parla di 30 mila euro promessi a Babbo Renzi, con tanto di pizzino ritrovato dagli inquirenti che attesterebbe la promessa di denaro a Renzi senior.

I legami Romeo-Bocchino-Russo-Babbo Renzi
Romeo, Bocchino, Russo e Tiziano Renzi (l'interrogatorio di quest'ultimo e' programmato per dopodomani) sono indagati per traffico di influenze illecite in concorso. Dal "compendio indiziario" acquisito emerge - sempre secondo il decreto - "un metodo costante con il quale Romeo si approccia ai propri affari, ovvero la sistematica commissione di reati contro la pubblica amministrazione, tra cui episodi di corruzione di Marco Gasparri, dirigente Consip, nonche' di altri pubblici ufficiali". Romeo risulta peraltro "incessantemente adiuvato dal proprio personale consigliere Italo Bocchino, lautamente retribuito, in grado di utilizzare proficuamente per gli scopi illeciti la rete di relazioni personali acquisite in ragione della sua lunga militanza politica a livello nazionale". Si rileva altresi' "come Romeo, previo concerto con Bocchino, si sia accordato con Carlo Russo (a fronte di ingenti somme di denaro promesse) affinche' questi, utilizzando le proprie relazioni (di cui vi e' prova diretta) e le relazioni di Tiziano Renzi (con il quale lo stesso Russo afferma di avere agito in concerto ed al quale parimenti - da un appunto vergato dallo stesso Romeo - appare essere destinata parte della somma promessa) indebitamente interferisca sui pubblici ufficiali presso la Consip spa al fine di agevolare la societa' di cui Romeo e' dominus".
Consip: Tiziano Renzi: "Nessuno mi ha promesso soldi"
"Alla luce delle notizie di stampa di oggi avverto la necessita' di precisare quanto segue, oltre alle considerazioni tecniche gia' esposte dal mio legale. Nessuno mi ha mai promesso soldi, ne' io ho chiesto alcunche'". Lo scrive Tiziano Renzi in una nota.
Alfredo Mazzei: "Cena segreta tra Romeo e Tiziano Renzi in una bettola"
Secondo quanto dichiara a Repubblica Alfredo Mazzei, commercialista esponente del Pd, Tiziano Renzi, Alfredo Romeo e Carlo Russo si incontrarono in una "bettola" romana. Secondo Mazzei il padre dell'ex premier, l'imprenditore accusato di una "sistematica opera di corruzione" e il rampante "facilitatore" toscano amico del giglio magico si videro con. Romeo che li raggiunge "da un ingresso riservato, attraverso il cortile di un palazzo".