Cronache
Coronavirus,in crisi finisce anche il sesso.Le prostitute mangiano in Caritas
"Prima per strada lavoravamo, adesso ci finiamo per dormire negli scatoloni"
Coronavirus,in crisi finisce anche il sesso.Le prostitute mangiano in Caritas
L'emergenza Coronavirus travolge tutto e tutti. In Italia con la quarantena forzata e la paura dei contatti umani, un settore che è andato in profonda crisi è stato quello del sesso. Le prostitute hanno smesso di lavorare e moltissime di loro non hanno più di che vivere e sono costrette a mettersi in fila alla Caritas per avere un piatto caldo. "Abbiamo fame e nessuno ci aiuta. Prima per strada - spiega una di queste ragazze a Repubblica - lavoravamo, adesso ci finiamo a dormire negli scatoloni. Senza clienti non possiamo più pagare l’affitto di una stanza. Di coronavirus si può morire anche senza prendere la polmonite".
Poco dopo mezzogiorno quattro ragazze sono in coda davanti alle cucine economiche popolari di Padova. Tre straniere e un’italiana: poco più che ventenni, non sembrano studentesse. "Fino a un mese fa — dice Gloria, partita tre anni fa dalla Nigeria — a quest’ora ero appena andata a letto. Ora, già all’alba, mi svegliano i crampi della fame. La vergogna questa volta può fare una strage". L’epidemia fa esplodere nuove povertà ed emarginazioni diverse. "A pranzare qui — dice suor Albina — vengono in 170 al giorno. Quasi tutti anziani, disoccupati, migranti e senza fissa dimora. Per la prima volta vedo impennare il numero delle ragazze che cercano cibo. Non chiediamo chi sono, ma la professione perduta è chiara".