Cronache
Coronavirus, l'allarme della Lombardia: "Rianimazione, stiamo finendo i posti"
Il governatore Roberto Fontana: "Ci servono più respiratori". Anestesista di Bergamo: "Reggeremo pochissimo"
"I numeri continuano a crescere: siamo vicini al momento in cui non avremo letti di rianimazione": lo ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana a SkyTg24 spiegando che il problema principale e' recuperare respiratori. Sono infatti l'elemento essenziale per la costruzione di un ospedale da 500 posti nei padiglioni della Fiera di Milano. Nel frattempo, ha aggiunto, si cerca di recuperare altri letti negli ospedali. "E spero che riescano ancora per qualche giorno - ha aggiunto - a compiere questi miracoli”.
Alle 18, intano, è in programma un incontro telefonico fra Regione Lombardia e Protezione civile proprio per il via libera al progetto dell’ospedale da 500 posti di terapia intensiva nei padiglioni della Fiera di Milano ma, ha ribadito Fontana, "fino a che non ci saranno i respiratori" essenziali per la struttura, i lavori non partiranno. Respiratori che, ha annunciato il governatore della Lombardia potrebbero arrivare in numero significativo grazie a un imprenditore italiano che ha dato la sua disponibilità. Si attende la sua "chiamata".
All’allarme di Fontana si aggiunge quello di Ivano Riva, anestesista e rianimatore all'Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo e vice presidente dell'Associazione degli anestesisti rianimatori ospedalieri italiani Aaroi-Emac Lombardia, che all’Ansa dice: “Se il trend dell'epidemia da SarsCov2 continuera' con questo ritmo, Bergamo reggera' ancora per pochissimo: gli ospedali sono saturi ed anche i posti in Regione Lombardia si stanno esaurendo”. Ormai, afferma, "intubiamo in Terapia intensiva anche piu' di 7 persone al giorno e lavoriamo senza sosta, con in media un turno di riposo ogni 14 giorni".