Cronache

Coronavirus, l'Oms avverte: "Epidemia complessivamente in aumento nel mondo"

di Paola Serristori

Macron chiede all’UE misure comuni contro la nuova epidemia in autunno. L'Académie Nationale de Médicine sulla morbosità rinnova l’appello alla prudenza

L’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) avverte che l’epidemia di Coronavirus (Covid-19) è complessivamente in aumento nel mondo: “Oltre 100 mila nuovi casi sono stati registrati su 9 degli ultimi 10 giorni, di cui il 75% in 10 Paesi, soprattutto nel continente americano ed Asia del Sud”, ha dichiarato il Direttore generale, il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Le cifre di casi registrati nei Paesi europei, al confronto dei mesi scorsi, fanno credere che il peggio sia passato. Però non bisogna dimenticare che la nostra società è fondata sui flussi commerciali, culturali, turistici che costituiscono i pilastri dell’economia. Impossibile debellare il virus, soltanto rallentarne la propagazione.

In questo contesto, il confinamento consigliato dal piano dell’OMS ha salvato milioni di vite, come conferma lo studio dell’Imperial College di Londra, pubblicato su Nature: “Il tasso di riproduzione del virus è diminuito dell’82%, si sono evitati 3,1 milioni di morti negli undici Paesi europei.”

Nel mondo l’epidemia ha provocato oltre 400mila morti dal dicembre scorso, quando la Cina ha rilevato i casi di Wuhan. Il dato potrebbe essere rettificato al rialzo sulla base di casi, comparsi in Francia e non è escluso anche negli altri Paesi europei, già dall’estate 2019.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha inviato una lettera alla Commissione Ue, sottoscritta dal Cancelliere Angela Merkel e dagli omologhi di Danimarca, Pologna, Spagna, Belgio, per giungere alla definizione di misure coordinate per il prossimo autunno, stagione che favorisce la debolezza dell’organismo e la maggiore incidenza di malattie. Servono farmaci, eventuali vaccini, attrezzatura medicale di protezione del personale e dei cittadini. Gli esperti, tra cui la prestigiosa Académie Nationale de Médicine francese, sono certi che l’adozione della maschera e le altre misure di barriera sociale sono fondamentali (distanza di almeno 1 metro, anche se 2 metri sembra più ragionevole, lavarsi regolarmente le mani, evitare saluti con approcci ravvicinati di mani, occhi, bocca). Com’è noto la Commissione Ue ha formato un piano di 750 miliardi di rilancio del sistema economico europeo.

I casi di infezione da Coronavirus ufficialmente diagnosticati in 196 Paesi superano i 7 milioni. Gli Stati Uniti sono il Paese più colpito al mondo, il Brasile nell’America latina.

L’Académie Nationale de Médicine di Parigi ha analizzato la morbosità attuale di Covid-19. Il virus, che penetra attraverso le vie respiratorie, può infettare teoricamente circa il 60% della popolazione prima che l’immunità collettiva (il numero di malati diventati immuni) freni il contagio. “In Francia non si può stabilire allo stato attuale il tasso reale di propagazione poiché un gran numero di malati non è stato testato ed i casi sospetti non sono stati dichiarati. Stesso discorso per il tasso di letalità (numero di decessi rispetto al numero di persone infettate), stimato tra 0,3 e 0,6% per l’insieme della popolazione, superiore all’influenza stagionale. Il tasso di mortalità è il numero di decessi rispetto al totale della popolazione. La fascia maggiormente a rischio è quella degli ultra-sessantacinquenni (circa due terzi dei decessi). Al momento attuale sono soltanto dichiarati i decessi relativi a casi accertati coi test del tampone su gola o naso, in modo sistematico in ospedale, non altrettanto nelle case di riposo. I decessi a domicilio sono stimati per eccesso di mortalità a partire dai dati dell’anagrafe rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Inoltre i metodi di stima di morbosità e mortalità differiscono da un Paese europeo all’altro. Ad esempio, in Francia (67 milioni di abitanti), il numero di decessi all’inizio di giugno era 28.940 su 151.325 confermati per tampone, ossia un tasso di letalità apparente del 19%, un tasso di mortalità di 432 per milione di abitanti, invece in Belgio (11,4 milioni di abitanti) sono dichiarati sia i casi confermati che sospetti e tutti i decessi (in ospedale, casa di riposo, al domicilio), con o senza conferma attraverso il test, il tasso di letalità apparente è del 16% e di mortalità di 833.”  In conclusione: i dati diffusi non sono esaustivi. L’Académie Nationale de Médicine raccomanda: “La più grande prudenza nella comparazione internazionale di mortalità dovuta a Covid-19, tenendo conto dei metodi utilizzati, la generalizzazione della certificazione elettronica delle cause cliniche di decesso, l’inclusione nel bilancio Covid-19 degli indicatori di morbosità e mortalità collaterali (non Covid-19) conseguenti al ritardo o assenza di presa in cario dei servizi di urgenza medico-chirurgica.”