Cronache
Coronavirus, la terapia con il sangue dei contagiati ma ora guariti funziona
Al Carlo Poma di Mantova la cura con il plasma autoimmune sta dando esiti positivi ma Iss e ministero della Salute non danno segnali
Coronavirus, la terapia con il sangue dei contagiati ma ora guariti funziona
L'emergenza Coronavirus in Italia continua. In attesa di un vaccino che sconfigga la malattia ognuno negli ospedali testa farmaci e terapie alternative. Tra queste sembra essercene una che fa ben sperare: il plasma autoimmune, vale a dire il sangue di chi è stato contagiato ma è guarito. Questo metodo, tra gli altri, ha salvato la vita ad un 28enne, come riporta il Corriere della Sera. "Dopo 24 ore - spiega il direttore del Carlo Poma di Mantova Giuseppe De Donno - il ragazzo che necessitava della terapia intensiva, era già sfebbrato e stava bene, adesso lo abbiamo svezzato dal ventilatore. È un ragazzo arrivato qui senza altre patologie oltre al Covid, doveva essere intubato e invece fra due giorni lo potremo restituire ai genitori. Un centinaio di pazienti in tutto - spiega De Donno - trattati con il plasma iperimmune, cioè che viene dal sangue di pazienti che sono stati contagiati e sono guariti. La cura funziona. In tutto questo mese non abbiamo avuto decessi fra le persone trattate. Solo pazienti che sono migliorati fino a guarire oppure che si sono stabilizzati. Nessuno si è aggravato. Non è più aneddotica: abbiamo testimonianze e decorsi clinici di tanti pazienti. Abbiamo sottoposto tutto alla comunità scientifica, siamo in attesa di pubblicazione".
"Non possiamo alimentare false speranze. Se la malattia - prosegue De Donno - ha lavorato a lungo fino a compromettere la funzionalità degli organi non c’è plasma che tenga. In quel caso la mortalità resta alta perché la virosi non c’è più e quindi non è più il virus il nemico ma sono i danni prodotti dal virus. Per questo i pazienti molto gravi non possono essere arruolati nel nostro protocollo di ricerca. Abbiamo provato a contattare il ministero della Salute ma è stato inutile. Nessun segnale nemmeno dall’Istituto Superiore di Sanità. Per ora stanno alla finestra".