Cronache

Coronavirus: locali, musei, stadi, chiese... l’Italia vuole riaprire

SALA: 'RIAPRIAMO MUSEI, CULTURA E' VITA'

CORONAVIRUS, SALA: 'HO INVITATO CONTE A VENIRE PRESTO A MILANO'

"Mi sono un po' messo al telefono con Roma. Ho parlato con il presidente del Consiglio e l'ho invitato a venire presto a Milano per rendersi conto della situazione". Lo afferma il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in un video postato sulla sua pagina Facebook. "Ho parlato anche con il ministro Gualtieri, ho chiesto supporto e ho detto che un aiuto a Milano è un buon investimento". Raccontando la sua giornata al tempo del coronavirus "stamattina sono stato in due centri disabili, perché è ai deboli che dobbiamo pensare prima di tutti. E ho lavorato per riprogrammare gli eventi che sono una caratteristica fondamentale della nostra città", ha aggiunto.

CORONAVIRUS, SALA: 'RIAPRIAMO MUSEI, CULTURA E' VITA'

"Ho parlato con il ministro Franceschini. Ripartiamo dalla cultura. Riapriamo qualcosa: possiamo cominciare dai musei o da altro, ma la cultura è vita". Lo afferma il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in un video postato sulla sua pagina Facebook, raccontando le sue giornate nell'emergenza coronavirus.

CORONAVIRUS, 50 RISTORATORI A MILANO REAGISCONO A PAURA

La ristorazione milanese è unita per supportare la città. Un gruppo rappresentativo di oltre 50 imprenditori della ristorazione milanese si è incontrato ieri ed associato, sotto il nome "Unione dei Brand della Ristorazione Italiana", per dare un segnale di presenza e supporto alla città e alle istituzioni. "Siamo regolarmente aperti, vi aspettiamo. Le istituzioni sono con noi, non dobbiamo farci frenare dalla paura". E' quanto dichiara Salvatore Maresca, noto imprenditore e owner di due ristoranti a Milano. I ristoratori hanno attivato delle produce sanitarie ancora più stringenti per i dipendenti e per le pulizie, attenti a disinfettare ogni tavolo, prima e dopo il consumo rispondendo all'appello del sindaco Beppe Sala che richiama Milano al buon senso e invita a scongiurare atteggiamenti che possano generare eccessivo allarme, tra cui l'immagine di una città 'spenta' in tutti i sensi, senza che ve ne sia l'effettiva necessità. "Con i nostri colleghi abbiamo stabilito di devolvere un sostegno economico alle forze volontarie in campo, rappresentate da Associazioni riconosciute, che stiamo definendo in queste ore perché Milano è una città viva… e una città viva è una città che reagisce" dichiarano gli imprenditori.

Coronavirus, Cirio: condizioni per graduale ritorno normalità

"Ci sono finalmente le condizioni per chiedere al Governo un graduale ritorno alla normalita'": Lo afferma il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che ha convocato domani alle 18, in piazza Castello, i presidenti delle Province, i sindaci dei Comuni capoluogo e tutti i prefetti. Cirio ha accolto "con grande favore l'ottima notizia del risultato negativo pervenuto sui due casi di Cumiana". L'ordinanza attuale scade sabato 29 febbraio e, visto il nuovo quadro sanitario, il presidente della Regione ha convocato l'incontro con presidenti delle Province, sindaci e prefetti per confrontarsi "sull'opportunità di sospendere o rimodulare le misure per il contenimento del coronavirus in Piemonte". Le misure attualmente in vigore, per l'ordinanza adottata il 23 febbraio dalla Regione Piemonte - ricorda Cirio - erano gia' meno restrittive rispetto a quelle previste da altre Regioni come la Lombardia, proprio alla luce della situazione piemontese decisamente piu' contenuta e circoscritta.

CORONAVIRUS, GORI: 'SERVE REAZIONE, RIAPRIRE MUSEI' 

"Come reagire al coronavirus? D'accordo con Beppe Sala: il primo segnale di reazione, positività e fiducia può venire dalla cultura. Senza abbandonare la prudenza. Riaprire i musei sarebbe un segnale importantissimo. Tanti sindaci la pensano così, spero anche Dario Franceschini". Lo scrive su Twitter il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, commentando le parole del primo cittadino di Milano, che aveva chiesto di riaprire i musei, chiusi per l'emergenza coronavirus.