Cronache
Coronavirus, la Sicilia schiera l'esercito. Fontana: militari per la Lombardia
Governatori e sindaci chiedono l'esercito. Lamorgese: "Siano i prefetti a valutare"
Coronavirus, Fontana: "Chiederò militari in strada per Lombardia"
"Ho avuto un lungo colloquio con il ministro Boccia, stiamo studiando delle altre misure e stiamo studiando in che modo le misure possano venire rispettate. Io chiederò formalmente che il programma 'strade sicure, quindi anche con l'uso di militari in strada venga esteso a tutta la Lombardia, per dare un elemento di deterrenza". Lo ha detto il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, a Pomeriggio Cinque.
"Questa è una guerra", ha aggiunto. "La notizia non bella di oggi è che abbiamo occupato 1006 posti mille di terapia intensiva, ne avevamo a disposizione solo 750 all'inizio, e si è arrivati a 1006 solo per l'impegno eccezionale sovrumano dei nostri medici e operatori a stravolgere i nostri ospedali", sottolinea. Quello che sta accadendo "non è uno scherzo, non è una vacanza, è una guerra: in guerra si hanno restrizioni molto maggiori, noi chiediamo sacrifici in fondo molto limitati ma non possiamo derogare".
La Sicilia schiera l'esercito contro il coronavirus
Dopo le richieste del governatore Musumeci, la ministra Lamorgese ha annunciato che una parte dei militari dell’Esercito in servizio in Sicilia sarà da domani impiegata per il pattugliamento urbano delle città e per la vigilanza nei punti di arrivo sull’isola. Il governatore Nello Musumeci aveva avanzato ieri una richiesta formale in tal senso, e il Viminale si è detto d’accordo, anche a seguito dell’aumento dei contagi registrati sull’isola nei giorni scorsi. Richieste simili sono state avanzate da altre regioni e città.
I casi di coronavirus in Sicilia aumentano
In Sicilia sono 340 i positivi al test sul coronavirus, ben 58 in più di ieri. Solo 15 i guariti. È il quadro riepilogativo della situazione nell'Isola, aggiornato alle 12 di oggi, così come comunicato dalla Regione siciliana all'Unità di crisi nazionale. Dall'inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) sono 3.961. Sono stati trasmessi all'Istituto superiore di sanità, invece, 340 campioni. Risultano ricoverati 179 pazienti (24 a Palermo, 91 a Catania, 16 a Messina, 2 ad Agrigento, 9 a Caltanissetta, 11 a Enna, 3 a Ragusa, 15 a Siracusa e 8 a Trapani) di cui 36 in terapia intensiva, mentre 142 sono in isolamento domiciliare. 15 sono guariti (9 a Palermo, 2 ad Agrigento e Messina, 1 a Enna e Ragusa). Si registrano, purtroppo, 4 deceduti. L'ultimo decesso, per insufficienza cardiorespiratoria, è avvenuto a Enna: si tratta di un uomo di 82 anni con altre patologie, risultato positivo al tampone.
I governatori chiedono l'aiuto dell'esercito
Le richieste di impiegare l’esercito si moltiplicano anche da parte di sindaci e altri governatori di regione. La ministra dell'Interno Lamorgese ha chiarito che devono essere i prefetti a valutare le richieste, ma intanto anche il ministro della Difesa Guerini sta pianificando il rinforzo dell’operazione “Strade sicure”.
In Campania sono in arrivo altri 100 soldati, come comunicato dal Viminale al presidente della regione Vincenzo De Luca, e altri 100 si stanno schierando in Friuli-Venezia Giulia sul confine con la Slovenia, al valico di Fernetti, per controllare le automobili in transito e i documenti e le autocertificazioni degli occupanti. L’operazione verrà estesa a tutti i valichi principali, a quelli secondari e alle zone non urbane vicine al confine, dove c’è più passaggio di migranti della rotta balcanica.
Le città
Ma la richiesta di intervento dell’esercito arriva anche dai sindaci, come quello di Verona, Federico Sboarina, che ha dichiarato: «È una settimana sempre più critica, da quando è iniziata l’emergenza stiamo vivendo il momento più difficile. Tra ieri sera e oggi a Verona si sono registrati altri 5 decessi, 7 nell’intera provincia. Finora non abbiamo mai avuto numeri simili negli ultimi due giorni ci sono stati ben 100 nuovi casi ogni 24 ore e i ricoveri in terapia intensiva da domenica sono triplicati».
Stesso tono impiegato da Ernesto Tedesco, sindaco di Civitavecchia che pensa che la presenza dei militari sul territorio “rappresenterebbe anche un concreto deterrente psicologico per quanti continuano a non comprendere la serietà del problema ed escono di casa senza alcuna valida motivazione”.