Cronache
Coronavirus: oggi 953 casi e 4 morti. "Possibile contagiarsi 2 volte"
Coronavirus, è possibile contagiarsi più volte. Lo studio
Torna a piegare verso il basso, dopo diversi giorni di aumento, la curva epidemica in Italia: oggi 953 casi, di nuovo sotto quota mille dopo due giorni (ieri erano 1.210). Pesa come sempre l'"effetto weekend", con il conseguente calo dei tamponi: 45.914 oggi contro i 67.371 di ieri. Il totale delle persone colpite da Covid-19 dall'inizio dell'epidemia sale cosi' a 260.298. E' quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute. Le regioni con piu' casi sono Lazio (146), Emilia Romagna, Campania e Veneto (tutte a 116) e solo quarta la Lombardia (110). Tre regioni non segnalano nuovi casi: Valle d'Aosta, Molise e Basilicata. In calo rispetto a ieri anche i decessi: 4 oggi contro i 7 di 24 ore fa. Segnalano vittime Emilia Romagna (2), Lombardia (1) e Lazio (1). Il totale dei deceduti sale a 35.441. Rallentano anche le guarigioni: 192 oggi contro le 267 di ieri, per un totale di 205.662. E prosegue l'aumento del numero dei malati attuali, altri 757 in piu' oggi, 19.195 in tutto. Ancora in aumento i ricoveri ordinari (+74), che tornano a superare quota mille per la prima volta dal 2 luglio: ora sono 1.045. In lieve diminuzione invece le terapie intensive, 4 in meno, 65 totali. Le persone in isolamento domiciliare sono 18.085.
Coronavirus, è possibile contagiarsi più volte. Lo studio
E' ufficiale: e' possibile essere contagiati piu' volte dal Covid-19. Il primo caso documentato dall'Universita' di Hong Kong riguarda un 33enne dell'ex colonia britannica. Era stato dimesso dopo essere stato curato dal virus ad aprile, ma all'inizio di questo mese e' risultato nuovamente positivo al ritorno dalla Spagna, secondo quanto ha riportato la televisione pubblica locale Rthk. Secondo le autorita' sanitarie della citta', inizialmente si pensava che l'uomo potesse essere un "portatore persistente" di Sars-Cov-2, il virus causa della pandemia di Covid-19, e mantenere l'agente infettivo nel suo corpo dalla sua precedente malattia. Tuttavia, i ricercatori dell'Universita' di Hong Kong affermano che le sequenze genetiche dei ceppi virali contratti dall'uomo in aprile e agosto sono "chiaramente diverse". La scoperta potrebbe rappresentare una battuta d'arresto per chi basa la propria strategia contro la pandemia sulla presunta immunita' che si ottiene dopo aver sconfitto la malattia. "Molti credono che i guariti dal Covid-19 abbiano l'immunita' contro nuovi contagi perche' la maggior parte ha sviluppato una risposta basata sugli anticorpi neutralizzanti riscontrati nel siero", osserva lo studio dell'Universita' di Hong Kong.
I ricercatori ricordano che "ci sono prove che alcuni pazienti hanno livelli decrescenti di anticorpi dopo pochi mesi". Lo studio e' stato accettato dalla rivista medica "Clinical Infectious Diseases", pubblicata dall'Universita' di Oxford. Secondo gli esperti dell'ateneo di Hong Kong, il "Sars-Cov-2 potrebbe persistere nella popolazione umana, come nel caso di altri comuni coronavirus associati al raffreddore, anche se i pazienti hanno acquisito l'immunita' post contagio". Pertanto, raccomandano che i guariti dal Covid continuino a indossare mascherine e rispettare il distanziamento sociale. Allo stesso modo, l'assenza di un'immunita' naturale di lunga durata implicherebbe che i guariti non debbano evitare di sottoporsi alla vaccinazione una volta scoperto un vaccino efficace: "Poiche' l'immunita' puo' essere di breve durata, dovrebbe anche essere considerata vaccinazione per coloro che sono stati contagiati". A meta' luglio, l'Organizzazione mondiale della sanita' (OMS) aveva espresso la speranza che coloro che sono guariti dal Covid-19 mantengano un certo grado di immunita' per diversi mesi.