Cronache

Coronavirus Rsa, "Illogico bloccare i ricoveri. Noi pronti per la fase 2"

RSA: Sorte o Efficienza? Inizia la Fase 2. Il Gruppo Residenze Quisisana, anche dopo i tamponi, mantiene la negatività a COVID-19

Aprile volge al termine, si avvicina la Fase 2 e il Gruppo Emiliano Romagnolo che ha fatto già tanto parlare di sé resiste nel contrastare COVID-19, mantenendo indenne la propria organizzazione dal Virus che ha colpiti tanti Italiani, soprattutto anziani.

 “Ci stiamo preparando per la Fase 2 – ha esordito il Presidente delle Residenze Quisisana Giuliano Fasolino – sono stati fatti tamponi ai nostri anziani e ai nostri dipendenti in quasi tutte le strutture, il risultato è stato quello auspicato, negativi“.

 L’organizzazione ha ricevuto tanti riconoscimenti sia dalle Istituzioni locali che dallo stesso Commissario all’Emergenza per l’Emilia Romagna in diretta streaming. “Oltre alle pacche sulle spalle ci aspettavamo qualcosa in più, - sottolinea Fasolino evidentemente contrariato- il blocco dei ricoveri nelle RSA è immotivato secondo me, anzi illogico nel nostro caso poiché potremmo essere un rifugio sicuro per anziani negativi dimessi dagli ospedali o anche dal domicilio che vengono ricoverati in situazioni di promiscuità positivi/negativi in strutture pubbliche

Il Gruppo ha lavorato fin dalla metà di febbraio anticipando i comportamenti necessari per proteggere la propria Organizzazione dal Coronavirus, i risultati via via ottenuti hanno dato maggiore forza a proseguire sulla strada intrapresa e i feed back positivi sono stati un chiaro messaggio che la professionalità e il lavorare bene pagano.

Nelle Residenze Quisisana oggi sono stati potenziati i meccanismi di difesa:  gli operatori vengono invitati a presentarsi al lavoro direttamente da casa, dopo aver fatto la doccia e cambiato i vestiti (nel caso in cui, prima di recarsi al lavoro, avessero avuto accesso ad un supermercato o ambienti comuni frequentati da altri cittadini), i turni di lavoro sono stati concentrati principalmente in un unico reparto in modo tale da riuscire ad identificare ed isolare più facilmente un’eventuale futura fonte di diffusione del virus nella struttura.

Il Gruppo di RSA che opera in prevalenza in Emilia Romagna e Toscana con oltre 350 posti letto ha zero soggetti positivi non solo tra gli anziani ma anche tra gli oltre 230 dipendenti.

Stiamo progettando già a partire dal 4 maggio prossimo percorsi sicuri, per il momento solo nelle zone all’aperto delle nostre strutture, per far incontrare i nostri anziani con i loro famigliari -ci spiega il Presidente- vogliamo delineare una tipologia di visite nel rispetto delle norme in vigore con le dovute precauzioni, distanze e dispositivi necessari. Incontri programmati, ovviamente singoli. Riteniamo che vada fatto: ormai i nostri Ospiti non ricevono visite da due mesi, è tempo di superare le videochiamate, laddove possibile”

Il passo successivo saranno le aree colloqui all’interno delle Strutture. L’ufficio tecnico del Gruppo sta lavorando per approntare la logistica idonea fatta non solo di distanziamenti fisici con barriere in vetro o plexiglass ma con impianti di aspirazione e sterilizzazione dell’aria affinché anche il dubbio della diffusione attraverso l’impianto di condizionamento venga scardinato.

Ogni Struttura è pronta e preparata a gestire eventuali casi di Soggetti Positivi, semmai dovesse capitare, creando aree distaccate (reparti o camere) e personale dedicato solo a queste persone, ovviamente con i corretti DPI.

E’ oggi evidente ed innegabile che,  per ottenere questi risultati, le Residenze Quisisana non si sono affidate alla sorte: attenersi alle normative vigenti in tema di COVID-19 , ai protocolli infezioni in Ospedale/Strutture Sanitarie, ecc. è la base da cui partire ,ma è necessario poi essere in anticipo su  alcuni comportamenti per non farsi trovare impreparati e per non cadere nella situazione in cui si sono trovate la maggior parte delle Strutture Italiane, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.