Cronache

Coronavirus, vietata la respirazione bocca a bocca ai bagnanti in pericolo

Le linee guida di Inail e comitato tecnico scientifico, impediscono la consueta operazione salvavita

Coronavirus, vietata la respirazione bocca a bocca ai bagnanti in pericolo

L'emergenza Coronavirus in Italia continua, la fase 2 è faticosamente iniziata ma non ancora per tutti. Nel pieno della crisi economica che sta travolgendo il Paese si prova anche ad immaginare come saranno le vacanze al mare. Tra distanziamento di ombrelloni, termoscanner, mascherine spunta una nuova regola, che ha dell'incredibile. Il Documento tecnico sull’analisi del rischio e le misure di contenimento del contagio sulle spiagge redatto dall’Inail e dall’Istituto superiore di sanità, - si legge sul Giornale - contiene una raccomandazione ai limiti del paradossale.

Una regola, oltre alle tante che stanno già mettendo in ginocchio il settore, che fa molto discutere gli addetti ai lavori: nel caso in cui un bagnante dovesse sentirsi male mentre è in acqua, va soccorso prontamente, ma con le necessarie cautele dell’epoca coronavirus.Alla dovuta distanza e senza praticargli la respirazione bocca a bocca. Proprio così, perché non si sa mai fosse positivo e il bagnino addetto ai salvataggi venisse contagiato. O magari il contrario, ad essere infetto potrebbe essere il soccorritore e in tal caso il malcapitato, salvato dall’affogamento, rischierebbe di ritrovarsi contagiato.Anche in una situazione estrema come quella di un bagnante che rischia di affogare, dunque, le prescrizioni anti- Covid vengono prima di tutto.