Cronache

Corrida, agosto di sangue: toreri incornati. La sinistra mette il divieto

Ha cercato la rivincita, ma è finita male anche questa volta. E' in condizioni gravi il torero Saul Jimenez Fortes, colpito da una cornata al collo domenica sera durante una corrida a Vitigudino, vicino a Salamanca. Il matador è stato operato per quattro ore ed è ricoverato in terapia intensiva. Fortes era già stato incornato durante una corrida il 14 maggio scorso a Las Ventas di Madrid e si era rimesso in otto giorni.  "E' stata una cornata tremenda" ha raccontato il suo portavoce Nemesio Matias "che è entrata dal collo e ha colpito la lingua, la regione del naso, il palato ed è arrivata fino alla base del cranio".

Un altro noto matador, Francisco Rivera Ordonez detto Paquirri, figlio e nipote di famosi toreri, è stato gravemente ferito a Huesca la settimana scorsa da una cornata che gli ha squarciato il basso ventre. Dopo un lungo intervento, è stato trasferito all'ospedale San Jorge di Saragozza, specializzato nelle cure ai toreri feriti. Suo padre era morto 20 anni fa, ucciso da un toro con una cornata quasi identica

Un’altra persona è morta in Spagna dopo essere stata incornata da un toro durante una festa. Quattro in tutto le vittime nel fine settimana e dall’inizio di luglio i morti sono stati addirittura sette nei vari «encierros» e feste popolari che hanno come protagonisti i tori: un numero altissimo rispetto al passato riferiscono i media spagnoli e per questo non mancano le polemiche. Tre le vittime del weekend un giovane di 29 anni ferito a morte durante una festa a Lerin, in Navarra.

Negli ultimi mesi le nuove giunte comunali targate Podemos a Madrid, Saragozza, Valencia, La Coruna, hanno annunciato tagli dei fondi pubblici e divieti contro la Fiesta Nacional, provocando la rivolta dei toreri che hanno invitato gli aficionados a scendere in piazza.