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Cronache
Corte Costituzionale, voto all'unanimità: Augusto Barbera nuovo presidente
Augusto Barbera

Barbera è il nuovo presidente della Consulta

Augusto Antonio Barbera è il nuovo presidente della Corte costituzionale. La sua elezione è avvenuta all'unanimità con una sola scheda bianca. Barbera guiderà la Corte per circa un anno: il suo mandato alla Consulta terminerà infatti nel dicembre 2024. 

Chi è Augusto Barbera?

Giurista dalla lunghissima carriera accademica, ex parlamentare, in passato ministro del Governo Ciampi, Augusto Antonio Barbera e' stato eletto oggi all'unanimita' presidente della Corte costituzionale, incarico che nelle ultime settimane, dopo la fine del mandato alla Corte di Silvana Sciarra, ha svolto come facente funzioni. Nato ad Aidone, nell'Ennese, 85 anni fa, sposato e padre di due figli, Barbera e' a Palazzo della Consulta dal 19 dicembre 2015, dopo essere stato nominato giudice costituzionale dal Parlamento: il suo mandato terminera' quindi tra circa un anno. E' professore emerito di Diritto costituzionale presso l'universita' di Bologna, dove e' stato docente ordinario dal 1994 al 2010. In passato ha svolto attivita' politica: e' stato eletto alla Camera dei deputati nelle liste del Pci e del Pds, per cinque legislature, fra il 1976 e il 1994 e dal 1987 al 1992 e' stato presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali, nonche', dal 1983 al 1985, componente della Commissione bicamerale per le riforme costituzionali (Commissione Bozzi), mentre dal 1992 e' stato vicepresidente della Commissione bicamerale per le riforme istituzionali (Commissione De Mita-Iotti). Nell'aprile 1993 e' stato nominato ministro per i Rapporti con il Parlamento (Governo Ciampi).

Barbera e' stato inoltre fra i promotori dei referendum elettorali del 1991, del 1993 e del 1999 e consigliere regionale della Regione Emilia-Romagna dal 1980 al 1982. Dopo la laurea nel novembre del 1960, Barbera si e' formato all'universita' di Catania dove, nel 1968, ha conseguito la libera docenza in diritto costituzionale. Negli anni Settanta (1970-77) ha svolto la sua attivita' accademica all'universita' di Ferrara. Ha insegnato anche Istituzioni di Diritto pubblico nella Facolta' di Scienze politiche dell'Universita' di Bologna (1977-1994) e Diritto costituzionale italiano e comparato nella Facolta' di Scienze politiche dell'Universita' di Catania.

Barbera ha pubblicato 22 volumi (alcuni frutto di lavori collettivi) e circa 400 tra saggi, note a sentenza, relazioni o interventi a convegni. La sua attivita' di ricerca e' stata prevalentemente svolta attorno ai temi delle fonti normative, del sistema delle liberta' costituzionali, dell'ordinamento regionale e locale, delle forme di governo, degli organi costituzionali e dei sistemi elettorali. Tra le pubblicazioni piu' significative, la voce "Costituzione della Repubblica italiana" negli Annali della Enciclopedia del diritto. E' stato anche direttore, dal 1999 al 2015, di "Quaderni costituzionali. Rivista italiana di diritto costituzionale", incarico dal quale si e' dimesso nel dicembre 2015, dopo l'elezione a giudice costituzionale. Tra gli altri incarichi, e' stato componente effettivo e presidente del Collegio Garante della costituzionalita' delle norme della Repubblica di San Marino dal 2003 al 2012, nonche' vicepresidente del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa nel quadriennio 2001-2005. Ha fatto parte di diverse Commissioni presso Regioni e Ministeri: tra queste, e' stato presidente della Commissione governativa che ha portato all'elaborazione del Testo unico delle leggi sulle autonomie locali ed e' stato inoltre chiamato a fare parte, nel maggio 2013, della cosiddetta Commissione dei "Saggi", costituita presso la presidenza del Consiglio dei ministri per la revisione della seconda parte della Costituzione. Barbera e' stato inoltre presidente dell'Istituto italiano di studi legislativi, di cui e' presidente onorario, nonche' componente del consiglio scientifico della Scuola di scienza e tecnica della legislazione costituita presso lo stesso Istituto. Infine, e' stato componente del Consiglio di amministrazione dell'Istituto Parri dell'Emilia Romagna e componente del Consiglio di indirizzo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna .

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