Cronache

La Corte Europea dei diritti condanna l'Italia, "violato il giusto processo"

di Antonio Amorosi

Imprenditore catanese chiede giustizia alla Cassazione ma per la Corte il suo ricorso è inammissibile. Interviene la CEDU, il caso


La sentenza non riguarda il solo caso del dirigente catanese. La Corte Europea ha infatti  rilevato un intervento rispetto alla legittimità per tre diversi ricorsi, per un totale di otto ricorrenti. Negli altri due ricorsi però, oltre quello dell’uomo, i giudici europei non hanno ravvisato la violazione come nel caso del gestore dell’impresa catanese: nel primo “l’indicazione degli atti del giudizio nel merito era irregolare poiché, per ogni passaggio citato, mancava il rinvio agli atti originari richiesti dalla giurisprudenza interna”, e nel secondo l’avvocato dei ricorrenti “si è limitato a trascrivere gran parte dell’esposizione dei fatti della sentenza della Corte d’appello, le conclusioni dei ricorrenti in appello, parte dell’impugnazione”, come motivazione e dispositivo della sentenza della Corte d’Appello.