Cronache
Covid, lo psicologo David Lazzari: "L'onda lunga potrebbe causare suicidi"
Quindi l'impatto sul quotidiano diventa determinante?
Certo, queste persone poi hanno difficoltà sul lavoro, nelle relazioni, magari escono meno, comprano meno. C'è una forte ricaduta sulla qualità della vita ma anche sull'economia, sulla società in generale.
C'è una fascia di età più colpita?
No. Ci troviamo di fronte ad un fenomeno mai visto. La gente sta male in modo trasversale. I bambini, ad esempio, stanno male perché assorbono il disagio presente in famiglia. Gli adolescenti perché sono venute a mancare una serie di dinamiche sociali tipiche di quell'età. I giovani fra i 25/30 anni sono preoccupatissimi per il loro inserimento nel mondo del lavoro. Gli adulti per l'andamento della società e gli anziani perché sono stati i più colpiti. Ogni fascia di età per motivi diversi è stata colpita.
Quindi?
Quindi le dico una cosa: accadrà che ci saranno i suicidi. Fra qualche mese, magari fra un anno, sarà molto peggio. Il discorso psichico ha una specie di onda lunga. Immagini quando ci saranno i licenziamenti, assisteremo a fatti tragici. Saranno questi che costringeranno il Governo ad assumere un po' di psicologi? Quando ci saranno centinaia di suicidi? Io spero di no, ma in Italia funziona così: finché non crolla il ponte non si fa niente.
Quali sono le possibili soluzioni?
Una possibile soluzione, fattibile ed immediata, sarebbe quella di dare dei voucher, come si danno per le baby sitter o per comprare la bicicletta. In questo modo chi non ha reddito potrebbe accedere alle prestazioni di psicologia. Poi, si potrebbero assumere psicologi nel mondo della sanità che ad oggi sono pochi.
Dottor Lazzari qualche consiglio?
Non si può dare un consiglio buono per tutti. Dipende sempre da chi si ha davanti. Diciamo che agli adolescenti consiglio di mantenere sempre la prudenza. Loro sono quelli che ricercano maggiormente la socialità ma in questo caso devono restare prudenti, però, tentando di mantenere la loro rete sociale. No si devono lasciare andare ma devono avere fiducia nel futuro. Ecco dico ai giovani di avere fiducia nel futuro. Ma è un consiglio che mi sento di dare a tutti. A chi sta male, siano essi adulti o anziani, invece, dico di farsi aiutare, parlarne, non tenersi le cose dentro e soprattutto non vergognarsi.