Cronache
Crisanti: "Zaia ha vinto grazie a me. A febbraio diceva epidemia mediatica"
Il virologo che ha gestito l'emergenza Covid: "Senza il mio aiuto avrebbe combinato un disastro. Io in politica? Può darsi, ma non sono di destra"
Crisanti: "Zaia ha vinto grazie a me. A febbraio diceva epidemia mediatica"
Il virologo Andrea Crisanti si attesta la vittoria in Veneto di Zaia alle Regionali, togliendosi diversi sassolini dalla scarpa. "In una situazione disastrosa, in piena emergenza Coronavirus - spiega alla Stampa - il presidente mi ha dato retta seguendo l’evidenza scientifica. Se non fosse stato per me Zaia avrebbe combinato un disastro. Il 28 febbraio parlò di epidemia mediatica, poi si è preso il merito e non ho potuto tacere. L'ho trovata una debolezza umana, ma non mi sono fatto mettere i piedi in testa e ho difeso i meriti miei e dell’Università di Padova".
Crisanti valuta anche un suo ingresso in politica: "Ho ricevuto offerte al Senato per il centrosinistra e il M5s, ma preferisco rimanere uno scienziato. E’ così che mi sento più utile. Magari quando andrò in pensione ci penserò, mamancano cinque anni. Sono contro le diseguaglianze e per le pari opportunità. Mi piaceva la terza via di Blair, mentre ho sofferto l’era Corbin. Sicuramente non sono di destra. Trovo nel Pd un punto di riferimento, anche se è dilaniato da tante contraddizioni». Preferisce quello più di sinistra di Zingaretti o quello più riformista di Renzi? «Bisogna vedere se Renzi sia davvero riformista… Mi sento un liberal senza casa, attento alla giustizia sociale. Ho dedicato anni a contrastare le epidemie del terzo mondo".