Cronache

Csm, radiato Luca Palamara. "Non solo Lotti, tantissime cene. Farò i nomi"

Il Csm sceglie la pena massima: nessun ex consigliere del Csm ed ex presidente dell'Associazione magistrati era stato rimosso dall'ordine giudiziario

Caos procure, Palamara: Non solo Lotti, tantissime cene. Farò nomi documentati - "Non solo Lotti. I nomi dei politici che ho incontrato li farò, ma deve tutto essere documentato e circostanziato. Io sarò in grado di dire e documentare con chi mi sono trovato a parlare di nomine con politici diversi da Lotti. Di cene ne ho fatte tantissime". Lo dice Luca Palamara nel corso di una conferenza stampa.

Luca Palamara è stato radiato dalla magistratura. La Sezione disciplinare del Csm lo ha condannato alla sanzione massima prevista, accogliendo la richiesta della Procura generale della Cassazione . Palamara è il primo ex consigliere del Csm ed ex presidente dell'Associazione magistrati ad essere rimosso dall'ordine giudiziario. Le accuse nei confronti di Palamara andavano dalla "violazione dei doveri di correttezza ed equilibrio", all'aver tenuto un "comportamento gravemente scorretto nei confronti dei colleghi che avevano presentato domanda per il conferimento dell'ufficio direttivo di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma", dal tentativo "di condizionare l'esercizio di funzioni costituzionalmente previste, quali la proposta e la nomina di uffici direttivi di vari uffici giudiziari da parte del Consiglio superiore della magistratura" fino al tentativo di danneggiamento e discredito nei confronti di alcuni colleghi.

Secondo l'accusa - sostenuta dagli avvocati generali della Cassazione, Pietro Gaeta e Simone Perelli - che si basa sulle migliaia di pagine di intercettazioni di chat e telefonate, captate grazie a un trojan inoculato nel suo cellulare, Palamara e i deputati Luca Lotti e Cosimo Ferri, presenti alla riunione del 9 maggio 2019 nell'hotel Champagne a Roma, hanno tentato di pilotare le nomine di capo della Procura a Roma e Perugia.

"Tre soggetti del tutto estranei all'istituzione del Consiglio, hanno partecipato alla riunione all'Hotel Champagne, organizzata per interessi di natura personale e pianificato di pilotarele nomine del procuratore capo di Roma, di due aggiunti e quella di un altro ufficio giudiziario", ha detto ieri Gaeta, nel corso della sua requisitoria. Per la pubblica accusa, l'incontro organizzato all'hotel Champagne, cui erano presenti altri cinque consiglieri del Csm, rappresenta "un unicum nella storia della giustizia disciplinare e nella storia della magistratura italiana perché prova che in questo incontro un soggetto estraneo al ruolo istituzionale, Luca Lotti, ha direttamente interloquito e concorso alla scelta del vertice della procura che lo doveva giudicare in un processo".

"Massimo rispetto per la decisione". Sono le parole rivolte ai cronisti da Stefano Giaime Guizzi, il consigliere di Cassazione che ha difeso Luca Palamara davanti alla disciplinare del Csm. A chi gli ha chiesto se quella emessa poco fa dal 'tribunale delle toghe' sia una "sentenza politica", Guizzi ha risposto: "Assolutamente no". "I valori che mi hanno portato ad essere magistrato - equità senso civico e amore per la giustizia - sono gli stessi che connoteranno il mio operato da oggi in poi", ha dichiarato all'Adnkronos Luca Palamara dopo la decisione del Csm.