Csm spaccato sul procuratore di Roma. Corsa a tre Lo Voi-Creazzo-Prestipino - Affaritaliani.it

Cronache

Csm spaccato sul procuratore di Roma. Corsa a tre Lo Voi-Creazzo-Prestipino

Commissione divisa e tre proposte da portare in plenum

Commissione divisa e tre proposte da portare in plenum. Il consiglio superiore della magistratura non è riuscito a trovare la compattezza sperata sulla nomina alla guida della procura di Roma, posto vacante da maggio dello scorso anno quando è andato in pensione Giuseppe Pignatone, diventata una nomina simbolo dopo la bufera che ha travolto il CSM e l'intera magistratura, che ha avuto al centro le trattative tra magistrati e politici per decidere il capo della più grande procura d'Italia. Tre sono stati i candidati votati dalla commissione: il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, che ha avuto due preferenze, il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo e l'attuale reggente Michele Prestipino, un voto ciascuno. Lo Voi è stato votato da Loredana Micciché, di Magistratura indipendente, e Michele Cerabona, laico di Forza Italia. A favore di Giuseppe Creazzo si è espresso Marco Mancinetti di Unicost, mentre per Michele Prestipino ha votato il consigliere di Autonomia&Indipendenza Piercamillo Davigo. Astenuti il laico in quota M5S Alberto Maria Benedetti e Mario Suriano, di Area, presidente della commissione, che si era a lungo battuto per arrivare a una soluzione unitaria e che ha spiegato la sua astensione con l'intenzione di favorire la convergenza più ampia in plenum. 

Proprio per effetto dello scandalo scoperto grazie alle intercettazioni dell'inchiesta della Procura di Perugia, in cui è indagato il pm romano Luca Palamara, che hanno rivelato una sorta di 'mercato delle nomine' con discussioni e accordi per favorire un candidato a svantaggio di altri, la pratica relativa alla nomina del procuratore della capitale, che pure il 23 maggio scorso si era conclusa con la scelta come candidato più votato del procuratore generale di Firenze Marcello Viola, è stata azzerata. La commissione ha rimesso in corsa tutti e 13 i candidati iniziali per i quali si sono svolte audizioni. Fino al voto di oggi. La palla passa dunque all'assemblea di Palazzo dei marescialli, dove le proposte arriveranno tra alcune settimane, dopo che i relatori avranno scritto le motivazioni e dopo che sarà arrivato il parere per i tre candidati del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.