Daisy, il figlio del consigliere Pd: "Non è razzismo, l'abbiamo scelta a caso"
In un'intervista Federico de Pascali racconta: "Non sono razzista. Altre volte avevamo lanciato uova per divertirci, per sporcare i vestiti"
"Daisy l'abbiamo scelta a caso, perché da quelle parti abita Fabio, il mio migliore amico".
Così dichiara il giovane Federico De Pascali, figlio di Roberto, consigliere Pd di Vinovo; il ragazzo era alla guida del Doblò da cui la "gang" lanciava le uova contro i passanti e che ha colpito anche l'atleta di colore Daisy Osukue.
"Perché abbiamo lanciato le uova?" commenta. "Non sapevamo cosa fare. Comunque lo giuro il razzismo non c'entra nulla. Adesso vorrei solo chiedere scusa a Daisy. [...] Ci siamo resi conto di tutto solo il giorno dopo, quando abbiamo sentito la notizia mentre eravamo sul treno. Abbiamo visto Facebook, Instagram. Altre volte avevamo lanciato le uova, solo per divertirci. Per sporcare i vestiti. Ma non era mai successo nulla. Non pensavo che andasse così. Ai mie genitori non ho detto niente. Anche perché ero già al mare".
E ancora: "Abbiamo parlato subito di andare dai carabinieri, dall'avvocato. Non ho avuto il tempo [di avvertire il padre]. Sono tornato dal mare mercoledì sera, sono andato a dormire e quando mi sono svegliato sono arrivati i carabinieri".
"Sono un bravo ragazzo" perora la sua causa Federico, "che ha fatto una stronzata. Non volevo farle del male. Se solo avessi capito che era rimasta ferita mi sarei fermato a soccorrerla". [...] sono stato un cretino. Siamo stati dei cretini. Vorrei tanto chiederle scusa. Mi dispiace davvero se non potrà gareggiare a Berlino. [...] non sono un razzista. L' abbiamo scelta a caso. Perché da quelle parti abita Fabio, il mio miglior amico. La storia inizialmente è stata venduta come un gesto di razzismo. Ma davvero non c'entra".