Cronache
2020, non solo coronavirus: Ponte di Genova, Silvia Romano, Willy Duarte...
Nell'anno che per sempre verrà accostato al Covid-19, abbiamo scelto dieci eventi di cronaca per tratteggiare, nel bene e nel male, questo 2020
Il 2020 è un anno che difficilmente verrà dimenticato da tutte le generazioni che ne hanno subito gli schiaffi e le pressioni. Nell’Italia devastata dal Covid-19, che è entrato prepotentemente nella vita dei cittadini cambiandone le abitudini, tanti altri eventi hanno segnato quest’anno. Ne abbiamo selezionati dieci.
Arresto Patrick Zaki
Il 7 febbraio 2020, Patrick George Zaki è stato arrestato in Egitto con l’accusa di “diffusione di notizie false”, “incitamento alla protesta” e “istigazione alla violenza e ai crimini terroristici”, per il suo sostegno alle lotte civili. Il giovane attivista è uno studente dell’Università di Bologna, che appena tornato Al Cairo è stato fermato, bendato e ammanettato per 17 ore durante il suo interrogatorio. Il 17 febbraio in Piazza Maggiore a Bologna migliaia di persone hanno protestato per la sua liberazione. Il 6 dicembre si è tenuta l’udienza per il rinnovo della cauzione cautelare dello studente egiziano: confermati nuovamente altri 45 giorni di detenzione. Patrick Zaki inizierà il 2021 nel carcere di Tora.
Liberazione di Silvia Romano
Il 10 maggio 2020 Silvia Romano, 25 anni, rapita in Kenya il 20 novembre 2018 dopo essere partita come cooperante con l’Onlus Africa Milele, atterra all’aeroporto di Fiumicino. Liberata nella notte tra l’8 e il 9 maggio, torna in Italia con velo, mascherina e munita di un sorriso per tutti. Dopo aver riabbracciato i parenti, deve però fare i conti con la valanga di polemiche montate per la sua conversione all’Islam.
Inaugurazione del Ponte di Genova
Il 3 agosto 2020 viene inaugurato il nuovo ponte di Genova, Ponte San Giorgio, progettato da Renzo Piano. La cerimonia avviene a due anni dalla tragedia del 14 agosto 2018 in cui morirono 43 persone.
Aborto senza ricovero
Dall’ 8 agosto 2020 la pillola Ru486 potrà essere assunta in Italia senza ricovero in ospedale fino alla nona settimana di gravidanza. La decisione del Ministro della Salute, Roberto Speranza, in accordo con il Consiglio Superiore di Sanità, arriva dopo le polemiche sulla scelta della giunta leghista alla Regione Umbria di obbligare al ricovero di tre giorni le donne che scelgono di interrompere la gravidanza con i farmaci.
Omicidio di Willy Duarte
Il 6 settembre 2020 Willy Duarte, 21 anni, viene ammazzato di botte a Colleferro, periferia di Roma. Il ragazzo era intervenuto per difendere un amico in una rissa. Gli imputati sono Gabriele e Marco Bianchi, noti già alle forze dell’ordine. Dietro l’omicidio sembra celarsi anche il movente razzista. Sergio Mattarella ha insignito il ragazzo della Medaglia d'oro al valor civile alla memoria.
Uccisa dal fratello perché lesbica
Maria Paola Gaglione muore l’11 settembre ad Acerra, dopo essere stata inseguita dalla moto del fratello Michele Antonio Gaglione che ha provocato l’incidente mortale. Il giovane viene accusato di omicidio preterintenzionale, aggravato per futili motivi: il folle gesto è stato compiuto perché non accettava la relazione omosessuale che legava la sorella al compagno trans, Ciro, anche lui rimasto gravemente ferito nell’incidente.
Il Papa apre alle unioni civili
Nel documentario “Francesco”, a firma di Evgeny Afineevsky, presentato il 22 ottobre alla Festa di Roma e dedicato al Santo Padre emergono le sue parole rivoluzionarie: “Gli omosessuali hanno il diritto di far parte di una famiglia. Sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia. Quello che dobbiamo fare è una legge sulle unioni civile. In questo modo sono coperti legalmente”. Si scatenano le polemiche.
Morte Youssefh
L’11 novembre un bambino di appena 6 mesi muore nelle acque del Mediterraneo. Il video in cui la madre urla: “I lost my baby” fa il giro del mondo ma non scuote tutte le coscienze. L’Ong Open Arms posiziona la piccola bara a Lampedusa, accanto a quelle delle altre vittime del naufragio. La procura di Agrigento apre un’inchiesta a carico di ignoti.
Caso di revenge porn a Torino
Il 17 novembre viene licenziata una maestra a Torino: la sua colpa è essere stata vittima di Revenge Porn. Dopo che il fidanzato ha diffuso suoi video privati, la gogna mediatica ha penalizzato la vittima e non il carnefice nonostante in Italia il Revenge Porn sia considerato reato e sia punibile fino a 5 anni di detenzione. L’ex fidanzato ha ottenuto dal giudice un anno di lavori socialmente utili per essere messo alla prova. La direttrice dell’asilo e la madre della bambina che ha fatto girare le immagini della maestra sono finite nel banco degli imputati.
Caso di Giulio Regeni
Il 10 dicembre la procura di Roma chiude l’indagine sulla morte di Giulio Regeni, il ricercatore italiano brutalmente assassinato nel 2016 in Egitto. L’accusa è rivolta a quattro 007 egiziani, che lo hanno torturato per diversi giorni prima di ucciderlo. Per il governo egiziano non esistono prove sufficienti. Intanto Corrado Augias decide di riconsegnare la Legion d’Onore alla Francia, dopo che lo stesso riconoscimento era stato dato anche al presidente egiziano Al Sisi.