Cronache
Disabile abbandonata alla nascita, si chiamerà Marianna Bergoglio
Marianna Bergoglio, sta bene, ha poco più di un mese di vita e cerca una famiglia o una realtà che possa accoglierla. A mettere questo nome con il cognome del Papa alla bambina sono stati i medici dell'ospedale Umberto I di Enna. Alla sua nascita la piccola, che ha una malformazione, è stata abbandonata dai genitori e ancora non si sono trovate strutture preposte ad accoglierla. Medici e infermieri del reparto di pediatria in tutto questo periodo, amorevolmente, si stanno prendendo cura della bimba e il direttore sanitario ha già sollecitato il comune affinché trovi una struttura d’accoglienza per la bambina.
Marianna Bergoglio è nata lo scorso 27 luglio; non ha mai avuto un contattato con la madre naturale, una donna che insieme al compagno, dopo il parto l'ha lasciata in ospedale. Secondo alcune informazioni la donna avrebbe scoperto la malformazione della bimba solo con l'ultima ecografia perché durante la gravidanza non si sarebbe rivolta ad alcun ginecologo. La piccola, che è nata prematura, alla 33esima settimana, oggi pesa quattro chili ed è lunga 57 cm.
"Marianna è assistita da tutto il personale sanitario con grande affetto e attenzione – dice il direttore sanitario del nosocomio, Calogero Vasco -. Abbiamo subito attivato tutte le procedure previste per legge informando il tribunale dei minori e il comune per cercare un centro, una casa famiglia che potrà ospitarla non appena potrà essere dimessa. Fino a questo momento non è stato trovato nulla ma mi auguro che il comune ci aiuti presto a trovare una strutture qualificata.
Gli assistenti sociali del comune sono già venuti e seguiranno la piccola in questi giorni per trovare una soluzione più adeguata. Ognuno di noi in questo momento sta facendo la sua parte e adesso aspettiamo che la situazione si risolva al più presto per il bene della bambina. Ringrazio, intanto, tutti i colleghi sanitari e tutto il personale del reparto che la stanno seguendo con grande dedizione e che continueranno a farlo, garantendo il benessere della la piccola fino a quando non verrà trasferita in un centro predisposto ad ospitarla".
Da redattoresociale.it