Cronache

Dossieraggi, Ingroia: “Una qualche manina c’è. Metodi da 007...”

di Antonio Amorosi

Regie occulte dietro alla vicenda? Perché le Procure erano contrarie alle concentrazioni delle banche dati in DNA? Intervista all’ex magistrato Antonio Ingroia

C’è un mandante? Di chi è la mano nei dossieraggi? 

Cittadini spiati, vicenda di gravità inaudita, verminaio indicibile, un enigma. Si è sentito di tutto, in questi giorni, sul caso dossieraggi, mentre il principale indiziato, il sottotenente della Guardia di Finanza Pasquale Striano si sarebbe dichiarato innocente, cioè di aver sempre lavorato correttamente nell’ambito delle proprie mansioni, come si opera alla Direzione nazionale Antimafia.

Affaritaliani ha sentito sull’argomento l’ex magistrato, ora legale, Antonio Ingroia esperto proprio di Antimafia.

Si è parlato di dossieraggi, di possibili regie occulte, di logiche che difficilmente sarebbero deviazioni individuali. Da quel che si apprende, mi sembra che tutto nasca, alla fin fine, nella DNA o dagli archivi che ci sono lì dentro. Forse le risposte agli enigmi vanno cercati lì dentro?

Lì dentro, come purtroppo in qualsiasi altro ufficio giudiziario e investigativo che abbia accesso a dati sensibili, così delicati. E’ chiaro che il fatto è di una gravità inaudita. Penso però che si debba concentrare l'attenzione su chi ha questi accessi e come controllare chi ha questi accessi, come tracciarli in tempo reale. Chi fa questi accessi, comunque, non dovrebbe sentirsi sicuro dell'impunità.

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Se come si dice non sono legittimi, è strano che un singolo abbia fatto accessi per tanti anni, correndo dei rischi in prima persona o no?

Questa è l'altra questione che sarà il compito della Procura di Perugia scoprire e sulla quale credo stia andando a fondo. Non è pensabile che lo abbia fatto il singolo autonomamente, individualmente. Va capito per conto di chi l’abbia fatto. L'unica cosa che mi sento di non condividere, rispetto al dibattito in corso, è puntare il dito sui giornalisti. I giornalisti fanno il loro mestiere, pubblicano le notizie e sono a caccia di notizie su personaggi pubblici.

Certo, se un giornalista ha una notizia la dà e se è sull’uomo di potere e che ha rilievo pubblico posso capirne il senso. In alcuni casi però si è parlato di dossieraggio, nel senso che si sostiene che qualcuno abbia fornito informazioni ad eventuali inquirenti che hanno poi costruito dossier e raccolto informazioni che sono finite ai giornali. Dai fatti, non sappiamo se è andata così e chi eventualmente si è mosso in questo modo, una logica comune. Ma se fosse vero la questione sarebbe diversa e più complessa

Questo bisogna vedere! Se fosse in questi termini, naturalmente, il fatto assumerebbe un'altra dimensione.

A un certo punto, anni fa, quando nacque quest'idea di concentrare alcuni archivi alla DNA, alcune Procure osservarono che la concentrazione in un unico luogo potesse far correre il rischio proprio di uno scenario da dossieraggi come quello che stiamo vivendo. Lei che pensa?

È questo, sì, a tutti gli effetti, il problema. L'importante è che però non si individui un rimedio peggiore del male, perché io so che da parte di qualcuno si propone addirittura l’abolizione della DNA e questo mi sembra davvero un po' troppo.

Ma lei che idea si è fatto di tutta la vicenda? C'è la solita manina?

Una qualche manina ci deve essere, però non parliamone sennò ci danno dei complottisti. Dobbiamo avere la pazienza di attendere un'indagine seria, come quella che sta facendo la Procura di Perugia e avere fiducia nella Procura guidata da Cantone.

Ma che idea si è fatto lei? Qualcosa non torna. Ha senso che un singolo lasci il proprio nome su degli accessi, per tanti anni, senza una copertura di qualche tipo, forse una copertura che lui riteneva legittima o con accesso giuridiamente legittimo...

Secondo me questo lo potrà dire solo il diretto interessato. Questo lascia pensare che lui sapeva per certo che era già stato fatto da lui o da altri negli anni passati, con la sicurezza dell’impunità. Ma questa è una mera ipotesi.

Assolutamente. Le chiedo l’ultima cosa: in questa storia si è anche ipotizzato che vi sia la manina dei Servizi o qualche spiffero legato alle mafie. Dalla sua esperienza, sono ipotesi percorribili o queste sono illazioni?

Beh, ogni azione di questo tipo, così, informativa, non giudiziaria, odora di metodo da Servizi, più che da uffici investigativi o uffici giudiziari. Il metodo è quello, poi se ci sia la mano di Servizi anche... Ripeto, tocca aspettare.