Cronache

Dossieraggio, il terribile sospetto: un mercato per la duplicazione di smartphone e pc sequestrati dai tribunali

di redazione cronache

Le intercettazioni: "Le aziende al lavoro per la Procura ci mandano le copie dei telefoni". Così le informazioni private diventavano di dominio pubblico

Dossieraggio, le "copie forensi" vendute. Così la vita privata delle personer diventava di dominio pubblico. Non solo potenti anche gente comune da "controllare"

Sulla nuova inchiesta legata al dossieraggio che ha travolto l'agenzia investigativa di Milano Equalize srl, stanno emergendo nuovi elementi sempre più inquietanti. I pm sospettano di un mercato per la duplicazione di smartphone e pc dei potenti attraverso l'uso illecito della "copia forense", vale a dire il materiale che gli inquirenti acquisiscono da un computer o un telefono sequestrato. Il dubbio - in base a quanto risulta a Il Corriere della Sera - è che le copie fossero in vendita anche per la società di spionaggio. Le intercettazioni di colloqui del principale tecnico informatico dell’agenzia investigativa Equalize srl, l’arrestato Samuele Calamucci, sembrano far intuire un nuovo mercato di uno spicchio molto sensibile di informazioni: l’illecita offerta delle copie forensi dei dispositivi legittimamente sequestrati dai magistrati nel corso delle varie inchieste.

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Dossieraggio, caccia a "Checco", il tecnico che lavora per la Procura

Gli inquirenti, ad esempio, - prosegue Il Corriere - stanno cercando di identificare un tal "Checco" evocato da Calamucci in un’intercettazione come "soggetto che lavora per una società di “analisi forensi" alla quale si rivolge la Procura": "Checco, quello che fa le cose per la Procura, che lui quando trova qualcosa me la manda, mi dice "guarda che ti mando questo di Kpmg Forensics"...mi mandano tutto...tutti i documenti…". "In effetti — chiosa il pm — nelle attività dell’associazione non mancano anche operazioni illecite quali l’estrapolazione di tabulati del traffico telefonico e l’effettuazione di copie forensi di dispositivi telefonici, come si evince chiaramente dalle attività tecniche". I pm indagano anche su questo fronte e dietro a queste attività potrebbe esserci un enorme mercato illecito con la complicità di qualche tecnico delle Procure.

Dossieraggio, il timore dei Vip è realtà: i sequestri legittimi e poi...

Nel mirino sono finiti i sequestri fatti a importanti imprenditori, big dello spettacolo e in generale i "potenti". Sempre, quando viene sequestrato un telefono a personaggi pubblici, la loro preoccupazione (tramite i legali) - prosegue Il Corriere - è che poi a fine indagine non divenga pubblico — sui giornali al momento del deposito degli atti — tutto ciò che (chat, sms, mail, contatti, agende, foto) non è attinente al reato ipotizzato, ma riguarda i rapporti sentimentali, le condizioni di salute, le questioni di concorrenza industriale, le relazioni sociali. Perciò viene fatta una copia forense da cui estrarre con una ricerca per parole chiave ciò che farà fede nei processi, e poi tutto il resto non viene conservato dall’autorità giudiziaria, ma restituito. Così la tenuta sarebbe stagna.