Due operai muoiono in una diga siciliana. Altra vittime nelle Marche - Affaritaliani.it

Cronache

Due operai muoiono in una diga siciliana. Altra vittime nelle Marche

Incidente sul lavoro alla diga Furore di Naro in provincia di Agrigento. Due operai che stavano effettuando lavori all'interno di una cisterna sono morti precipitando da un'altezza di venti metri all'interno del serbatoio. Secondo le prime ricostruzioni avrebbe ceduto la catena che reggeva il cestello dove si trovavano i due uomini.

Sul posto vigili del fuoco, carabinieri, il 118 e l'elisoccorso. Il medico legale ha effettuato i primi rilievi calandosi con l'aiuto dei vigili del fuoco all'intero della cisterna dove ha constatato la morte per schiacciamento dei due uomini. Un operaio era di Naro, il cinquantenne Francesco Gallo, l’altro Gaetano Cammilleri, 55 anni, di Favara. Erano impegnati in lavori di manutenzione della cisterna, chiamata Calice: un serbatoio di raccolta delle acque piovane. La Procura di Agrigento, guidata da Luigi Patronaggio, ha aperto un'inchiesta, si indaga per duplice omicidio con violazione delle norme antinfortunistiche. Al momento il fascicolo è a carico di ignoti.

"Non si può morire di lavoro, chi ha delle responsabilità deve pagare. Sono vicino ai familiari, sapendo che nessuna parola potrà lenire il loro dolore. Nominerò immediatamente una commissione regionale di inchiesta per accertare le responsabilità. Giustizia deve essere fatta". Lo dice il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, sulla morte di due operai.

Nelle Marche un operaio è morto dopo esser caduto in un silos contenente mais. L'incidente, secondo le informazioni dei vigili del fuoco, è avvenuto nella ditta 'Acciarri', nel comune di Comunanza, in contrada San Claudio. Il corpo dell'uomo è stato recuperato dai Saf dei vigili del fuoco.

Proprio ieri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva lanciato un monito sugli incidenti mortali sul lavoro in occasione della 67ma giornata delle vittime per gli infortuni sul lavoro: "Troppo numerosi sono i casi di aziende che risultano non in linea con gli standard di sicurezza, ed è inconcepibile che tra le vittime di infortunio sul lavoro vi siano ragazzi giovanissimi. Il lavoro irregolare deve essere contrastato in tutti i modi: la legislazione è puntuale, sta a tutti gli interlocutori attuarla e rispettarla".

Nel messaggio Mattarella sottolineava come "le iniziative che oggi si svolgono in tutte le province italiane a partire da Cagliari costituiscano un momento di importante riflessione sul dramma degli infortuni sul lavoro. Oggi si dispone di tecniche e conoscenze avanzate, non è tollerabile che non siano poste al servizio della persona per prevenire ogni forma di lesione o malattia, nonché riabilitare coloro che degli infortuni sono state vittime".