Cronache
Ebola, il virus è pronto a riesplodere. Pericolo contagio da 18 mila guariti
Nove mesi dopo essere stata dichiarata guarita e quindi dimessa dal London Hospital, Londra, dove era stata ricoverata in alto isolamento perché affetta da Ebola, una infermiera inglese, Pauline Cafferkey, unico caso importato in UK, improvvisamente versa in gravi condizioni. E’ stato dichiarato che la paziente, dopo un repentino peggioramento, è stata trasferita al Queen Elizabeth University Hospital di Glasgow, per sopraggiunte complicazioni.
Si tratta di una ricaduta. Il virus è nuovamente vivo e replicante dentro il suo corpo. La notizia fa tremare i polsi. Ciò significa che il virus non era mai stato eliminato del tutto, che si era nascosto in un organo, un tessuto a noi sconosciuto e che ha avuto la capacità di diventare nuovamente replicante e produrre danni gravi all’organismo. Ciò benchè da circa un anno non fosse più identificabile nei liquidi biologici della paziente, che aveva ripreso a vivere in uno stato di buona salute.
Il caso, in sé, non preoccupa, perché la giovane, negli ultimi giorni (fase presumibilmente infettiva) ha avuto pochi contatti diretti e tutti controllabili. Il problema sorge nuovamente per le zone dell’Africa dove vivono circa 18.000 persone che sicuramente sono state colpite dall’infezione e poi dimesse. Cosa accadrà? Dobbiamo aspettarci un’altra epidemia? Che caratteristiche mostrerà il virus in questa seconda fase? Sono tutte domande alle quali dobbiamo rispondere molto presto.