Cronache
Egitto, autobomba al Cairo: attacco al consolato italiano. FOTO
L'attacco di questa mattina "e' stato un attacco alla presenza internazionale al Cairo ma anche un attacco diretto all'Italia". Cosi' il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha riferito stamane alla stampa sull'attentato al consolato italiano al Cairo. "Per questo ho gia detto che l'Italia non si fara' intimidire e risponderemo con rinnovata determinazione nel contrasto al Daesh (lo Stato Islamico, ndr) e al fanatismo terrorista".
La dinamica - L'esplosione di un'autobomba ha colpito il consolato italiano su El Galaa Street nel cuore del Cairo alle 6,30 di stamane. Si conta almeno 1 morto secondo il ministero della Salute egiziano e 9 feriti tra agenti di polizia e passanti. L'esplosione ha sventrato il lato sinistro dell'edificio. L'agenzia ufficiale Mena, citando fonti delle forze di sicurezza, riferisce che secondo i danni qualcuno deve aver piazzato un'ordigno sotto una macchina parcheggiata accanto al lato sinistro del consolato per poi far deflagrare con un radiocomando l'ordigno.
Nessuno ha rivendicato l'attentato ma ci troviamo nel pieno del mese di Ramadan in cui Isis ha esortato tutti i suoi accoliti a colpire obiettivi occidentali. L'ultimo colpo in ordine di tempo la strage sulla spiaggia di Sousse in Tunisia. Nel Paese e' attiva un cellula di terroristi nati nel Sinai, Ansar Bait al Maqdis, che nei mesi scorsi ha giurato fedelta' al sedicente califfo Abu Bakr al Baghdadi. Il primo luglio hanno ucciso in un attacco coordinato oltre 70 soldati. Il 29 giugno scorso venne ucciso in un attentato il procuratore generale Hisham Bakarat. In quel caso l'azione venne rivendicata da un cellula terroristica vicina ai Fratelli Musulmani. Il Governatore del Cairo - riferisce l'agenzia Mena - sta visitando personalmente negli ospedali i feriti per l'esplosione al Consolato italiano.
Circa 250 chili di tritolo sono stati utilizzati per l'attacco che questa mattina ha colpito il consolato italiano al Cairo, uccidendo una persona e ferendone altre quattro. Lo riferisce il quotidiano "al Ahram" citando fonti della procura del Cairo. I terroristi, secondo gli esperti, avrebbero utilizzato gli stessi materiali adoperati la scorsa settimana per l'assassinio del procuratore capo egiziano Hisham Barakat. Le fonti sottolineano come il consolato italiano al Cairo si trovi non lontano dall'Alta corte egiziana e l'esplosione sia coincisa con il passaggio nell'area del giudice Ahmed al Fuddaly, considerato vicino al presidente Abdel Fatah al Sisi
Renzi chiama Al-Sisi, insieme in lotta al terrorismo - "Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, segue in prima persona e puntualmente gli sviluppi dell'attentato del Cairo, in contatto con il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e con l'ambasciata italiana al Cairo. E' quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi. In mattinata Renzi ha avuto una conversazione telefonica con il presidente al-Sisi: "L'Italia - ha detto il premier - sa che quella contro il terrorismo e' una sfida enorme che segna in profondita' la storia del nostro tempo. Non lasceremo l'Egitto solo, conclude Renzi: Italia ed Egitto sono e saranno insieme nella lotta contro il terrorismo e il fanatismo".
Portavoce Chiesa egiziana, bomba e' messaggio a Italia - "L'obiettivo non era uccidere molte persone, ma lanciare un messaggio all'occidente e all'Italia: il terrorismo sta arrivando". Lo afferma ad Asianews padre Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica egiziana, che sottolinea come l'orario dell'esplosione, ad uffici chiusi, abbia limitato il numero delle vittime. In effetti, l'autobomba ha causato la morte di una sola persona, un passante. Altre sette persone sono rimaste ferite, ma nessuna in modo grave. Tra questi non vi sono dipendenti civili della missione diplomatica italiana. Al momento, nessun gruppo ha rivendicato l'attacco. Tuttavia, il sacerdote egiziano e' convinto si tratti di "un attentato terroristico: non potrebbe essere altro. Inoltre, gli autori del gesto hanno voluto mostrare che il governo egiziano e' debole e non e' in grado di proteggere gli stranieri sul suo territorio, a partire dalle ambasciate e i consolati". Un mese fa - ricorda Asianews - Hisham Barakat, pubblico ministero, e' stato ucciso da un'autobomba nella capitale. Nello stesso mese, un'altra esplosione ha colpito una stazione di polizia, causando la morte di tre persone. Le forze di sicurezza egiziane combattono contro militanti islamici da tempo, ma gli scontri sono stati per lo piu' relegati nella zona del Sinai.