Cronache
Ergastolo ostativo, schiaffo dall'Ue: "L'Italia deve riformare la legge"
CAFIERO DE RAHO: "E' LA BASE DEL CONTRASTO EFFETTIVO ALLE MAFIE"
L'Italia deve riformare la legge sull'ergastolo ostativo, che impedisce al condannato di usufruire di benefici sulla pena se non collabora con la giustizia. Lo ha stabilito la Corte di Strasburgo, rifiutando la richiesta di un nuovo giudizio avanzata dal Governo italiano dopo la condanna - che adesso diventa definitiva - emessa il 13 giugno scorso.
ERGASTOLO, CAFIERO DE RAHO: BASE CONTRASTO EFFETTIVO A MAFIE - "Credo che questa sia stata una disposizione che nel nostro ordinamento è alla base di un contrasto effettivo alle mafie. Il contrasto si ha attuando un trattamento fermo, rigoroso, che non abbia mai tentennamenti, il che non ha nulla a che vedere con il trattamento inumano, con un trattamento contrario ai principi di rieducazione e risocializzazione che però deve passare attraverso un'altra strada, chiara, di fuoriuscita da quei canali mafiosi". Così Federico Cafiero De Raho, procuratore nazionale antimafia a Rai Radio1 all'interno di Giorno per Giorno, parlando dell'ergastolo ostativo.
ERGASTOLO, MORRA: "LA DECISIONE INTRISTISCE. ORA E' A RISCHIO IL 41BIS" - "Una notizia che intristisce tanto, intristisce tanto tutti coloro che credono che le mafie debbano essere combattute con la massima determinazione e la massima fermezza". Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia, commenta cosi' la decisione della Corte europea dei diritti dell'uomo sul cosiddetto 'ergastolo ostativo".
"Il 41bis è il regime che controlla rigorosamente ogni forma di comunicazione - continua - nel 41bis non si può, né si deve comunicare perché, non avendo dato un segnale di ravvedimento, il detenuto è considerato ancora parte dell'associazione mafiosa".