Cronache
#stessa paga, la campagna per dire no alle discriminazioni salariali
In occasione dell'Equal Pay Day, il partito +Europa lancia la campagna #stessapaga, per "Adottare misure concrete per la trasparenza dei salari"
In occasione dell’Equal Pay Day, che segna, in Europa, il giorno dell’anno in cui le donne smettono simbolicamente di guadagnare in confronto ai loro colleghi uomini a parità di qualifiche e mansioni, la scuola di politica al femminile di +Europa, lancia la campagna #StessaPaga
“La differenza media tra salari maschili e femminili nell'Unione europea è del 16%, il che corrisponde, per le donne, a circa due mesi di lavoro non retribuito” ha dichiarato Costanza Hermanin, ricercatrice allo European University Institute e fondatrice della scuola.“L’emergenza Covid ha moltiplicato le disparità tra lavoratrici e lavoratori”, aggiunge Hermanin. “In pochi mesi la disoccupazione femminile risulta più che triplicata rispetto a quella degli uomini”.
La campagna #StessaPaga - attiva sui principali social network - intende denunciare apertamente la discriminazione salariale, informare sugli impatti a livello economico, chiedere misure per la trasparenza di remunerazioni e contratti, invitando nel contempo le donne e gli uomini a segnalare situazioni di disparità.
“È tempo di adottare misure concrete per la trasparenza dei salari, che includano sanzioni per chi non rispetterà criteri di parità. La Commissione europea annuncerà una proposta di direttiva in dicembre e in Italia esiste la proposta di legge di iniziativa della deputata Chiara Gribaudo che è opportuno venga calendarizzata in Parlamento. Perché dalla parità guadagnano tutti, non solo le donne”.