Cronache
Fedez a sostegno del settore spettacolo. Con 153 artisti raccolti quasi 5 mln
Scena Unita, finanziamenti a lavoratori e maestranze e sostegno alle imprese individuali dello spettacolo
Per i professionisti dello spettacolo in soli 7 mesi raccolti 4, 7 milioni. "Scena Unita" ha concretizzato un sostegno alla ripartenza del comparto (dai lavoratori della musica a quelli dell’arte) tra i più danneggiati dall’emergenza covid
Il fondo di solidarietà, nato sulla spinta di Fedez con la volontà degli artisti di supportare i lavoratori dello spettacolo, ha tirato le somme del suo primo bilancio, a 8 mesi dalla nascita, a quota 4 milioni 780mila euro. "Un risultato incredibile" commenta il rapper, ma durante la presentazione dei risultati non se le tiene su Franceschini: "Mi rivolgo direttamente a lui: serve meno propaganda e più pragmatismo. Più fatti. In modo da non essere smentiti, come invece finora. Sarebbe l'ora che i finanziamenti non andassero solo al solito circolino d'élite". L'iniziativa, spiega Fedez, "è nata dall'idea che ogni artista, oltre al proprio contributo, potesse sfruttare i suoi rapporti con i brand e cercare di fare cordata per portare in un incubatore più denari possibile". Al progetto hanno aderito 154 artisti, 113 brand, più finanziatori big come Intesa San Paolo, Amazon Prime e l'Istituto Buddista Soka Gakkai.
Quello realizzato da Scena Unita è stato “uno spettacolo di solidarietà corale”. Il fondo privato, gestito da Fondazione Cesvi in collaborazione con La Musica Che Gira e Music Innovation Hub, è riuscito a raccogliere quasi 5 milioni. “La riprova che attraverso un approccio collaborativo e unitario nella filiera musicale e artistica italiana è possibile fornire, nel segno della responsabilità sociale e dell’innovazione, delle risposte concrete ai bisogni emergenti, come quelli che hanno letteralmente invaso il comparto della musica e dello spettacolo nell’ultimo anno” spiegano i promotori.
L’auspicio è che il progetto “nato dalla spinta di chi questo mondo lo ama e lo conosce perché lo vive quotidianamente”, e che “rappresenta un modello di intervento basato su un ecosistema dove artisti, imprenditori e singole realtà” sono riusciti a dare sostegno a situazioni che sono state solo parzialmente raggiunte delle istituzioni” dia il la a ulteriori soluzioni. “Con l’ultimo contributo, il Bando Progetti – continuano - vogliamo, da una parte sostenere prospetticamente una ripartenza della filiera, contribuendo all’organizzazione di iniziative che altrimenti non avrebbero potuto svolgersi e, dall’altra, sottolineare ancora una volta quanto la filiera sia fragile e debole nei confronti delle istituzioni”.
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