Cronache

Ferrarese (Invimit) a Di Maio: pronti per aiutare Taranto, compreremo immobili

Angelo Maria Perrino

L'intervista di Affari a Massimo Ferrarese, presidente di Invimit Sgr (Investimenti Immobiliari Italiani Sgr S.p.A.)

"Invimit ha assunto un impegno preciso con il sindaco di Taranto e con i tarantini: acquisire il Palazzo degli Uffici e contribuire così in maniera concreta al rilancio della città”: Massimo Ferrarese, presidente della società il cui capitale è interamente detenuto dal ministero dell’Economia e delle Finanze, rilancia la trattativa nata alcuni mesi fa e che - alla luce di quanto avvenuto nelle ultime settimane nel capoluogo ionico - potrebbe divenire uno dei concreti strumenti di intervento nell’agenda del governo. Palazzo degli Uffici è uno dei palazzi più prestigiosi del Borgo Nuovo della città, dal 2002 è in perenne ristrutturazione.

Presidente, come mai l’attenzione di Invimit si è concentrata soprattutto su quell’immobile di Taranto?
“Palazzo degli Uffici rappresenta un patrominio per la città di Taranto. Alcuni mesi addietro effettuammo un sopralluogo, insieme al sindaco Rinaldo Melucci, tecnici del Comune e della Sovrintendenza. E assunsi un impegno preciso, cioè occuparmi della valorizzazione di quell’immobile, cosa che ho immediatamente fatto con tutti gli strumenti che avevo a disposizione”.


Sotto la sua presidenza Invimit ha ottenuto grandi risultati, il suo mandato è in scadenza, pensa di poter mantenere l’impegno?
“Non si tratta di una questione tra Ferrarese e il sindaco Melucci ma Invimit e Taranto e sono certo che la Società che mi onoro di rappresentare manterrà l’impegno di occuparsene anche attraverso chi dovesse venire dopo di me”

1280px Palazzo degli Uffici taranto
Palazzo degli Uffici a Taranto

Presidente, questi progetti potrebbero essere utili a Taranto a maggior ragione  nel momento particolarmente delicato che vive la città in queste settimane?
“Per noi l’acquisto e la valorizzazione di questi immobili sono una priorità. E se il governo dovesse decidere di supportarci in questa direzione sono convinto che Taranto potrebbe ottenere ciò che merita, valorizzando il suo patrimonio e la sua storia, non solo attraverso gli immobili che abbiamo già individuato, ma anche con altri importanti edifici. Come ad esempio Palazzo D’Ayala Valva, il più prestigioso della città vecchia di Taranto, e perché no anche l’Isola di San Pietro che potrebbe ospitare un resort di altissimo livello”.

Lei, presidente, è cittadino dell’area Ionico-salentina. Pensa davvero che la valorizzazione di quegli immobili possa concretamente dare una boccata d’ossigeno a quell’economia? 
“Ovunque abbiamo agito in questi anni, della nostra azione hanno beneficiato le amministrazioni locali, le imprese e i cittadini. Purtroppo gran parte dei nostri interventi sono avvenuti nelle città del centro-nord, non per nostra scelta ma per un maggiore coinvolgimento richiestoci da quegli amministratori. Ma devo dire che il sindaco Melucci è stato immediatamente consapevole delle nostre potenzialità, tanto da chiamarmi appena insediatosi con l’obiettivo di intraprendere da subito un percorso comune tra la città di Taranto e Invimit. Oggi, alla luce di quello che è accaduto negli ultimi giorni, ancor di più abbiamo il dovere, come fondo dello Stato, di mantenere l’impegno preso”.