Festino Juve, il vicino "delatore" è bianconero: "Queste cose non si fanno"

Festa a casa McKennie, telefonata al 112?E' stato proprio un tifoso della Juve

La Juventus in piena crisi di risultati e alla vigilia di un match chiave di campionato, il derby contro il Torino, è stata travolta dallo scandalo suscitato dalla festa in casa McKennie. I carabinieri sono intervenuti due notti fa a causa della telefonata di un vicino di casa del centrocampista americano. A chiamare il 112 è stato un vicino di casa, ironia della sorte - si legge sul Corriere della Sera - anche tifoso juventino. Oltre a McKennie a questa festa c'erano anche l’argentino Paulo Dybala e il brasiliano Arthur, con le rispettive fidanzate, ma la cena è rimasta sullo stomaco a tutti, con tanto di multa per violazione delle norme anti Covid. «Non credo che essere un calciatore famoso dia il diritto di essere sopra le regole — spiega il tifoso che ha chiamato i carabinieri —. Verso le 22.30 sono uscito a portare a spasso il cane, ho visto una fila di auto parcheggiate a bordo strada e un gruppo di persone, tutte senza mascherina, di fronte al cancello".

"C’erano - prosegue il tifoso al Corriere - Mercedes con targa spagnola, tante Jeep e poi sono arrivati diversi taxi con a bordo giovani ragazze. Visto che le cene tra amici non sono consentite e il coprifuoco era scattato da un pezzo, ho deciso di avvertire le forze dell’ordine». Aperta la porta, i militari del nucleo radiomobile hanno identificato una decina di invitati. «Mi sembrano pochi — continua il vicino —, secondo me erano molti di più, magari qualcuno si è allontanato. Non ho nulla contro McKennie, che è un ragazzo tranquillo. E io sono un tifoso bianconero. Per questo mi dispiace, ma se invece di andare alle feste pensassero di più al campo...». La Juventus ha fatto sapere che i tre giocatori saranno multati e che non saranno convocati per la partita di sabato contro il Torino.