Cronache
Francia, "grazia" ai terroristi: no all'estradizione in Italia di dieci Br
Per tutti i militanti, fra i quali Giorgio Pietrostefani, condannato per l'omicidio Calabresi, il tribunale aveva già negato la richiesta dell'Italia
La Cassazione francese nega l'estradizione in Italia a dieci ex terroristi rossi rifugiati dopo gli Anni di piombo
Dalla Corte di Cassazione francese arriva il no all'estradizione dei 10 ex militanti di estrema sinistra italiani, in gran parte ex delle Brigate rosse, rifugiati in Francia dopo gli Anni di piombo. La decisione era molto attesa, dopo che già la Corte di Appello di Parigi, a fine giugno scorso, aveva deciso per il no alla richiesta dell’Italia.
La presidente della Chambre de l'Instruction aveva motivato il rifiuto con il rispetto della vita privata e familiare e con il diritto a un processo equo, garanzie previste dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, il giorno dopo, aveva però affermato che “quelle persone, coinvolte in reati di sangue, meritano di essere giudicate in Italia”. A quel punto il procuratore generale della Corte d'appello di Parigi, Rémy Heitz, in rappresentanza del governo, aveva immediatamente presentato un ricorso alla Corte di Cassazione, ritenendo necessario appurare se gli ex terroristi condannati in Italia in contumacia beneficeranno o meno di un nuovo processo se la Francia li consegnerà. Lo stesso procuratore contestava la decisione del tribunale sulla presunta violazione della vita privata e familiare degli imputati.