Cronache

Franco Anelli: "Game over". L'ultimo messaggio poi il volo dal sesto piano

Di Redazione Cronache

Secondo gli investigatori il gesto è da collegare "a vicende del tutto private e personali"

Franco Anelli, l'ultimo messaggio agli amici: "Game over". Poi il volo dal sesto piano

"Il gioco è finito, game over": con questo ultimo messaggio agli amici Franco Anelli, avvocato, docente e rettore dell'Università Cattolica. si è congedato prima di gettarsi dal sesto piano del suo palazzo vicino al Castello Sforzesco.

LEGGI ANCHE: Anelli, rettore morto suicida: quando il giurista svestiva i panni del cattivo

Una scomparsa improvvisa che ha scioccato familiari, amici e colleghi. Anelli era una figura di altissimo profilo del mondo cattolico. A cominciare da papa Francesco che esprime la sua vicinanza ai famigliari e ne ricorda "l’impegno per la promozione dei valori cristiani in ambito universitario, favorendo il dialogo con le nuove generazioni".  Il corpo del rettore, riporta il Corriere della Sera, è stato notato nel cortile del palazzo intorno alle 22 di giovedì. Anelli era rientrato poche ore dopo la giornata di lavoro insieme alla convivente. Poi, un breve aperitivo in casa mentre la donna preparava la cena, e il rettore che poco dopo si è allontanato al piano superiore dell’appartamento per alcune telefonate private. Sono stati i vicini a scoprire il cadavere nel cortile, proprio mentre la donna lo stava cercando per la cena. L’arrivo dei carabinieri e del 118. Poi la procura di Milano, con il procuratore Marcello Viola e il pm di turno Giovanna Cavalleri, ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. Un atto proforma in vista dell’autopsia, l’analisi del traffico telefonico e per consentire agli inquirenti di fugare qualsiasi ombra dietro al tragico gesto.

Anelli era malato da tempo, anche se la sua patologia era in gestione e non destava preoccupazione. Per avvisare della tragedia l’anziana madre è stato inviato un sacerdote psicologo direttamente dal Vaticano. Gli investigatori hanno chiarito che dalle prime risultanze il gesto sia da legare "a vicende del tutto private e personali".