Siria, oltre 20mila civili in fuga da Aleppo
Ventimila persone in fuga dalle bombe. Il dato sulla nuova emergenza umanitaria in Siria arriva dalle Nazioni Unite. Decine di migliaia di civili stanno fuggendo dalla provincia di Aleppo dopo l’avvio dell’offensiva delle forze del regime siriano, con l’appoggio dei raid aerei russi. Tra 5 e 10 mila sono sfollati ad Azaz e 10 mila nella città curdo-siriana di Afrin, sempre nel nord della Siria, a pochi chilometri dalla frontiera turca. Una zona già martoriata da cinque anni di guerra.
In marcia verso la barriera
A causare il flusso di profughi è una nuova emergenza umanitaria, dopo che nelle ultime ore i lealisti hanno preso il pieno controllo della città di Ratyan, da più di un anno nelle mani dei ribelli. «Diecimila nuovi rifugiati attendono davanti al punto di passaggio frontaliero di Kilis tra la Turchia e la Siria», ha dichiarato il premier di Ankara, Ahmet Davutoglu che dà dunque una cifra diversa rispetto a quella fornita, via mail, dal portavoce delle Nazioni Unite. Una colonna di uomini, donne e bambini in marcia verso la Turchia, alcuni con i loro averi sulla testa, altri seduti vicino alla barriera al confine, che chiedono di essere lasciati entrare. Sono queste le drammatiche immagini diffuse da Al Jazeera.
La tensione Mosca-Ankara
Dallo scorso fine settimana la Turchia ha già accolto oltre seimila nuovi profughi, fuggiti per l’intensificarsi dei bombardamenti russi e dell’offensiva del regime di Bashar al Assad. Secondo Davutoglu, altre 70mila persone, rifugiate finora nei campi a nord di Aleppo, si starebbero dirigendo verso il confine turco. Il premier turco ha aggiunto che «trecentomila persone che vivono ad Aleppo sono pronte a muoversi verso la Turchia» e che per andare incontro alle esigenze di tutti i 2,5 milioni di profughi siriani già ospitati dalla Turchia occorrerebbero altri 20 miliardi di dollari, oltre ai 10 miliardi che Ankara sostiene di aver già speso. Davutoglu ha inoltre accusato il regime di Assad di aver causato lo stop ai negoziati Onu di Ginevra con i «continui bombardamenti di ospedali e scuole ad Aleppo e Latakia».
Confine turco-siriano
Un’accusa analoga era stata lanciata nelle scorse ore nei confronti della Russia dal presidente Recep Tayyip Erdogan. D’altro canto Mosca definisce l’accaduto al confine turco-siriano come un preparativo di invasione della Siria da parte della Turchia. È l’accusa del portavoce del ministro della Difesa russo, Igor Konashenkov. «Abbiamo serie ragioni di sospettare che la Turchia stia preparando una invasione militare di uno Stato sovrano, la Repubblica Araba di Siria... Stiamo assistendo a molteplici segnali di preparativi segreti, delle forze armate turche, di una attiva operazione sul territorio siriano», ha detto ai giornalisti. Il video è stato caricato su YouTube da Shahba Press Agency.