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“L’amore non uccide”, il grido dell’arcivescovo di Palermo ai funerali di Sara Campanella. L'ultimo saluto a Misilmeri 

La cittadina siciliana si stringe attorno alla famiglia della studentessa di 22 anni uccisa da Stefano Argentino. Palloncini bianchi in cielo

di Redazione News

Funerali di Sara Campanella, l'arcivescovo di Messina parla alla coscienza dei giovani

Delitto Sara Campanella, dopo l'interminabile fila per rendere omaggio nella camera ardente, il giorno dei funerali a Misilmeri. La bara bianca, dopo aver percorso pochi metri dalla chiesa delle Anime Sante, è stata portata a spalla dagli amici che indossavano una maglietta con su scritto ‘Mi amo troppo per stare con chiunque’, la frase che la 22enne aveva postato nel suo profilo social, e ancora ‘No alla violenza’. La chiesa gremita, non è riuscita a contenere tutte le persone accorse per dare l’ultimo saluto alla 22enne.

Monsignor Corrado Lorefice: "Una vita che ci è stata rubata, perché?"

E l'omelia dell'Arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, è un messaggio straziante e diretto alle nuove generazioni: “Siamo qui, sconvolti. Senza parole. Dinnanzi al corpo di Sara. Corpo martoriato. Sacrificato. Vita che ci è stata rubata. Perché? Perché questo strazio indicibile inflitto ai cari genitori Cetty e Alessandro, al fratello Claudio, ai familiari, al fidanzato, agli amici, alla città intera? Una vita distrutta e rubata troppo presto, in modo oltremodo crudele”.

“L'amore non uccide”

Ancora monsignor Corrado Lorefice: “Vediamo come la violenza abbia ancora distrutto la bellezza di Sara - ha aggiunto -, la bellezza delle sue relazioni, la bellezza che lei aveva il compito di far crescere nel mondo attraverso i suoi studi universitari, la realizzazione della sua vocazione professionale e la relazione con l’uomo che lei liberamente aveva scelto di amare. Senza parole. In certi momenti si vorrebbe solo stare in silenzio e piangere sommessamente un dolore indicibile, inaudito”. “L’amore non uccide. È assurdo”.

Applausi e palloncini bianchi nel cielo

Un lungo applauso e il lancio di palloncini bianchi in cielo hanno accompagnato l'uscita della bara bianca di Sara Campanella. Prima di essere caricato sul carro funebre, gli amici e parenti che hanno portato a spalla il feretro si sono fermati alcuno istanti, per poi scandire "Sara vive", seguito poi da un altro lunghissimo applauso.

La rettrice dell'Università di Messina: “Laurea alla memoria”

“È stato avviato ufficialmente l’iter per il conferimento della laurea alla memoria a Sara”. Ad annunciarlo è stata la rettrice dell’Università di Messina, Giovanna Spatari. La rettrice, che ha letto in una chiesa gremita la mail inviata al professore a cui la 22enne aveva chiesto la tesi di laurea, ha ricordato “il garbo, la passione, l’interesse per il percorso che si accingeva a concludere”.

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