Cronache
Gabriele Paolini, il disturbatore televisivo condannato a 8 anni per pedofilia
Arriva la sentenza definitiva. Tra i reati: produzione di materiale pedopornografico, induzione alla prostituzione e tentata violenza
Gabriele Paolini, il noto disturbatore televisivo già protagonista di numerose incursioni in diretta, è stato condannato in via definitiva: dovrà scontare otto anni nel carcere di Rieti. Raffica di reati per lui: dalla produzione di materiale pedopornografico, all'induzione alla prostituzione, fino alla tentata violenza sessuale su minori. Il quarantasettenne, dopo venti mesi passati ai domiciliari, dove ha già scontato parte della sua pena per alcune accuse di pedofilia, inizierà ufficialmente la sua vita da detenuto.
I problemi con la giusitizia iniziano otto anni fa, nel 2013, con la prima denuncia da parte di un diciassettenne. Da quel momento, secondo i giudici, l'uomo avrebbe messo in atto un “insistente tentativo di persuasione" - che comprendeva l'offerta di soldi e regali in cambio di rapporti sessuali - nei confronti di diversi ragazzini; il tutto "pur a fronte delle palesi resistenze oppostegli, con modalità espressive di reiterata e collaudata tecnica di induzione", riporta Tgcom24. Il fermo è stato effettuato all'alba nella giornata di ieri dagli agenti del distretto di polizia romano di San Basilio, per notificare l'ordine di esecuzione pena della Corte d'Appello di Roma.
Un ordine di esecuzione di pena definitiva che arriva dopo anni di "incursioni in diretta". Solo qualche mese fa il disturbatore Gabriele Paolini è apparso sugli schermi di "L'aria che tira" di Myrta Merlino su La7, durante un collegamento di aggiornamento sulle dimissioni dell'ex premier Giuseppe Conte. La giornalista importunata, in quel caso, era Ludovica Ciriello. "Allora, 'sto simpatico signore si metta la mascherina sul naso senza stare col fiato sul collo".