Cronache

Gedi, finte pensioni: "L'Inps vuole indietro 13 anni di contributi, 306mila €"

Il racconto di un ex dipendente di Repubblica: "Mi dissero che avevo i requisiti per il prepensionamento, Invece..."

Gedi, scandalo pensioni: "Quei soldi non li ho, mi mettano in galera"

Lo scandalo dei prepensionamenti forzati del gruppo Gedi è esploso definitivamente, dopo la presa di posizione dell'Inps, che dopo anni di silenzio ha deciso di intervenire, bloccando le pensioni e chiedendo anche gli arretrati. "Noi - racconta Giorgio Morotti, ex dipendente del gruppo Espresso al Fatto Quotidiano - siamo andati in pensione, ma mica lo abbiamo fatto da soli. La mia azienda (il Gruppo Espresso-Repubblica, ndr), come molte altre, aveva interesse a liberarsi di lavoratori con stipendi pesanti e per questo aveva richiesto lo stato di crisi. Mi dissero che avevo i requisiti per andare in prepensionamento, ne parlai con un alto dirigente del gruppo e l’Inps approvò la pratica. Io mi sono fidato e me ne sono andato tranquillo".

La sua esistenza, come quella di oltre un centinaio di ex dipendenti di quello che oggi è diventato il Gruppo Gedi, - prosegue il Fatto - è stata travolta alla fine di ottobre, quando l’Inps, senza alcun preavviso, gli ha congelato la totalità della pensione e ora vuole indietro il pregresso, 306 mila euro: “Mi hanno sospeso da un giorno all’altro la pensione e ora vogliono indietro 13 anni. "Ho un affitto da pagare e un po’ di soldi da parte. Per un po’ andrò avanti così, poi non lo so. Vivevo di una pensione da 1.700 euro al mese, non ho beni intestati. Più che mettermi in galera non so cosa potrebbero farmi".