Tumori, "non c'è un caso Gentile". La Lorenzin evita di commentare
"Non c'è un caso Gentile e il ministro non intende rilasciare alcun commento in merito". Con queste parole dallo staff di Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, liquidano le polemiche politiche dopo la nomina di Andrea Gentile, figlio del sottosegretario allo Sviluppo Economico Antonio Gentile, all'interno del consiglio di amministrazione dell'Istituto dei Tumori.
Ma il caso continua a suscitare polemiche. Jole Santelli, deputato di Forza Italia e coordinatore regionale del partito di Berlusconi in Calabria, afferma ad Affaritaliani.it: "E' un problema del ministro Lorenzin. In città (Cosenza, ndr) c'è stato molto scompiglio contro Andrea Gentile, ma il problema non è suo, che ovviamente ha accettato una nomina soddisfatto. Il problema è del ministro che, in un istituto così delicato, compie un atto di cattivo gusto, soprattutto in un momento in cui sarebbe necessario che la politica pensasse di meno ai propri parenti". Qualcuno ha parlato di una 'ricompensa' pensando alle voci che volevano Antonio Gentile verso i verdianini di Ala... "Altri qui parlano di una relazione con le elezioni comunali di Cosenza, le relazioni possono essere tante. Comunque è il ministro che deve rispondere. Certo, la delicatezza e peculiarità dell'istituto dovevano portare a una maggiore prudenza".