Cronache

Terrorismo, Stucchi (Copasir): minaccia significativa per il Giubileo


Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


"Il Giubileo è un evento straordinario che comporta tutta una serie di complesse attività aggiuntive svolte dall'intelligence e dalle forze dell'ordine rispetto al lavoro che viene svolto ordinariamente. Si tratta, lo ripeto, di attività che si sommano a quelle altrettanto delicate e preziose che vengono svolte abitualmente. E sono controlli importanti che riguardano vari luoghi di Roma e varie città all'interno dei confini italiani". Giacomo Stucchi, presidente del Copasir (Comitato parlamentare di controllo dei Servizi Segreti), intervistato da Affaritaliani.it, parla del rischio di attentati terroristici per il nostro Paese legato all'imminente inizio del Giubileo.

Quali sono le città italiane più a rischio?
"Il Papa ha deciso di fare un Giubileo diffuso, il che vuol dire che ogni luogo della religione cattolica diventa un luogo adatto per celebrare il Giubileo. Quindi è facilmente comprensibile che i luoghi sono tantissimi. Qualsiasi cattedrale o basilica più o meno nota, piuttosto che qualsiasi luogo importante per la religione cattolica, al pari di altri luoghi simbolici delle nostra civiltà occidentale, diventa un possibile bersaglio e quindi si cerca  di tenerlo sotto controllo con una specifica attività dell'intelligence. Sia chiaro però che poter pensare di controllare tutti, proprio tutti questi luoghi, non è possibile. Si devono fare delle scelte basate su criteri e dati oggettivi nell'individuare le priorità".

Diciamo la verità, Papa Francesco ha creato un bel problema all'Italia volendo il Giubileo a Roma proprio in questo momento...
"Il Papa decide autonomamente di fare il Giubileo".

Però impatta sul nostro Paese e non sulla Santa Sede...
"Sicuramente, dopo l'esperienze Expo quella del Giubileo è un'altra prova del fuoco che metterà a dura prova tutto il sistema di intelligence e delle forze dell'ordine".

Però dopo gli attacchi a Parigi forse si poteva rinviare o annullare il Giubileo, no?
"Rinviare il Giubileo non tocca a me deciderlo o dirlo. Penso che sia una valutazione che possa essere fatta solo dal Vaticano".

C'è un allarme terroristico particolare per l'Italia?
"C'è un livello di minaccia significativa e naturalmente bisogna tenere in considerazione che c'è un rischio sostanzialmente quasi concreto che possa accadere qualcosa. Il messaggio da far passare è che da un lato non si può vivere nel terrore, e quindi dobbiamo continuare con la nostra vita normale, dall'altro, però, bisogna stare molto attenti a quello che accade attorno a noi. Purtroppo chi dice che assolutamente non accadrà nulla durante il Giubileo lancia un messaggio non realistico. Nessuno ha la certezza che non accadrà nulla".

Ma da dove arrivano i possibili terroristi? Dai barconi con l'immigrazione, sono italiani di terza generazione...?
"Mi preoccupa molto di più la rotta balcanica rispetto alla seconda generazione. In Italia infatti non si parla di terza generazione, ma di seconda. La rotta balcanica è particolare e transita anche attraverso paesi dove l'Islam è ben radicato, quindi non vorrei che qualcuno che prende quella rotta in teoria per andare verso i paesi del Nord Europa finisca poi per attraversare il valico del Friuli Venezia Giulia e venire da noi in Italia".

Quindi più che gli immigrati dal Nord Africa preoccupano i flussi dai Balcani...
"Esatto. Per quanto riguarda questa prospettiva la rotta balcanica è certamente la più pericolosa".