Cronache
Ginecologa morta avvelenata a Bologna: “Sapeva che il marito la drogava ma..."
Il gip: "Preferì non vedere perché non voleva rovinare la carriera di Amato, ma soprattutto per il bene dei due loro ragazzi"
Proprio "grazie alla lungimiranza, al senso di protezione (prima) e all'ostinata ricerca della verità (poi) serbati in particolare da queste tre donne, che non l'hanno mai abbandonata, che si dispone oggi di accertamenti di tipo tecnico formatisi ben prima del suo decesso", sottolinea il giudice, parlando di "prove a futura memoria", raccolte da Isabella come il caso della bottiglia di vino conservata dalla sorella.