Cronache

Hyperloop, il treno che fa Roma-Milano in 30 minuti: arriva in Italia dal 20..

L’ad di Virgin Hyperloop: “Hyperloop è sicuro e realizzabile. Entro il 2030 negli Usa e con L’Ue stiamo già parlando”

L’Hyperloop non solo può diventare presto realtà ma potrà arrivare entro pochi anni anche in Italia. È questa la grande novità che Jay Walder, ad di Virgin Hyperloop, ha annunciato al Corriere delal Sera: “La tecnologia è reale e sicura, entro il 2030 ci saranno le prime tratte negli Stati Unit e stiamo già parlando con l’Unione Europea”. L’Hyperloop è una tecnologia che viene rappresenta come una “pallottola”, all’interno del quale viaggeranno le persone. Si muoverà grazie alla levitazione magnetica a circa 1.200 chilometri all’ora all’interno di un tubo sottovuoto. Arrivato da poco alla guida di Virgin Hyperloop, Jay Walder, ha descritto i punti di forza di questa nuova tecnologia: velocità, sicurezza e basso impatto ecologico. Tre caratteristiche principali di Hyperloop. Lo scorso novembre, a due passi da Las Vegas, è stato dato il via al primo test di una capsula Hyperloop con passeggeri a bordo: 500 metri percorsi a “soli” 400 km/h (a causa della brevità del tragitto) come riferisce il Corriere della Sera.

Alcune tratte sono pronte, almeno sulla carta. Da Chicago a Pittsburgh, per esempio: 742 chilometri in 30 minuti contro le due ore in aereo. L’ottimismo è poi rafforzato dal documento del Dipartimento dei Trasporti della scorsa estate che include il progetto Hyperloop tra le tecnologie di trasporto su cui si muoveranno gli States da qui in poi. Gli Usa non sono poi l’unica prospettiva a medio termine. Il progetto ha raccolto centinaia di milioni di euro in tutto il mondo: si stanno progettando tratte Hyperloop in India, negli Emirati Arabi gli ingegneri sono al lavoro per collegare Abu Dhabi a Dubai in 12 minuti. Walder ha afferrmato che ci saranno “sviluppi importanti in Europa”, perché “stiamo lavorando a stretto contatto con i responsabili dei Trasporti della Commissione europea” e il piano della Ue per la riduzione delle emissioni inquinanti entro il 2030 “deve passare da cambiamenti radicali nel sistema di trasporto”.