Cronache

I supermercati olandesi con le casse lente, un successo inatteso

di Antonio Amorosi

“La solitudine dovrebbe essere incorporata nella sorveglianza sanitaria”. Grande successo delle casse lente in Olanda. Un italiano confida ad Affari...

Lo stesso modello di casse lente sono state aperte nei Paesi Bassi dalla catena olandese Albert Hejin. Anche la catena di supermercati francesi Carrefour ha un’iniziativa simile chiamato “Blablabla Caisses” o “Blablabla checkouts”, così pure i canadesi di Sobeys. In Scozia, i supermercati Tesco hanno dedicato delle casse speciali per chi ha bisogno di tempo, anche i malati di patologie gravi. Sempre in Scozia il marchio Sainsbury' ha aperto casse a scorrimento lento.

Sembra un opzione come un’altra ma non è così. Secondo un recente studio del British Medical Journal, “la solitudine dovrebbe essere incorporata nella sorveglianza sanitaria”. In Gran Bretagna la solitudine è un problema per il sistema sanitario nazionale. Secondo il servizio sanitario britannico chi ne soffre ha il 14 % di possibilità in più di pensare al suicidio rispetto agli altri. In Europa, sempre secondo il BMJ, il femomeno è in forte crescita e soprattutto gli abitanti dell’Est Europa ne soffrono maggiormente.

Ma in Olanda c’è tutto un sistema sociale che la combatte a favore della socialità.

Nei Paesi Bassi gli studenti universitari che decidono di diventare coinquilini di anziani possono non pagare l’affitto o avere significative agevolazioni sullo stesso (una proposta lanciata anche dal sottoscritto una passata vita fa, quando ho svolto il ruolo di assessore alle politiche abitative pubbliche del Comune di Bologna).

Dal punto di vista psicologico e sociale la scelta dei supermercati Jumbo dovrebbe aprire un’importante riflessione sul valore della socialità come fenomeno. Certo, la fretta è determinata dai costi: avere un commesso che chiacchia tutto il giorno invece di lavorare potrebbe risultare alla lunga antieconomico per chi è proprietario di un supermarket ma far riflettere sul fenomeno i responsabili del sistema sanitario nostrano non sarebbe negativo. Il mercato come luogo di scambio non è mai stato solo consumo fine a se stesso ma mondi che si incontrano che con l’avanzata della società dei consumi sono diventati sempre più rarefatti nella loro ricchezza e differenza.